venerdì, Maggio 3, 2024

Iraq nel caos: negli ultimi giorni morte 150 persone nei disordini contro il governo

Almeno due persone sono morte nella capitale irachena Baghdad, teatro di nuove proteste a cui le forze di sicurezza hanno risposto sparando colpi di avvertimento in aria e usando lacrimogeni e cannoni ad acqua. Negli ultimi giorni le vittime complessive sono state 150. Lo ha denunciato la Commissione irachena per i diritti umani, mentre altre fonti parlano di almeno tre manifestanti morti. La tv irachena Alsumaria riferisce invece di un manifestante morto per ferite d’arma da fuoco e di 50 feriti. La stessa emittente parla di feriti tra le forze di sicurezza e conferma anche che un suo giornalista è “gravemente ferito”. Secondo l’agenzia Anadolu i feriti sarebbero un centinaio. Ali al-Bayati, componente della Commissione per i diritti umani, ha precisato all’agenzia Dpa che una delle vittime è un anziano morto per problemi respiratori. I manifestanti denunciano la corruzione del governo, gli scarsi servizi pubblici e l’alto tasso di disoccupazione. La piazza potrebbe anche chiedere le dimissioni del primo ministro iracheno Adel Abdul Mahdi e del suo governo. In vista delle nuove proteste antigovernative le autorità irachene hanno dichiarato lo stato di emergenza. Lo ha annunciato il ministero degli Interni iracheno, come riferisce l’agenzia di stampa Basnews. Lo stesso ministero ha chiesto alle forze di sicurezza di usare moderazione nell’affrontare i manifestanti, dopo che le proteste di inizio mese hanno causato l’uccisione di oltre cento persone e il ferimento di circa altre seimila a causa di ”un uso eccessivo della forza” da parte dei militari, come emerso da un’inchiesta governativa.
Redazione
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