La Regione potrebbe concedere un’autorizzazione temporanea che però potrebbe non arrivare prima della scadenza dei termini imposti dalla Capitaneria per il rilascio dell’area
Porto Pidocchio: per i pescatori corsa contro il tempo
Potrebbe non risolversi prima del 14 novembre la situazione dei pescatori di Porto Pidocchio. In Regione si sta lavorando per cercare di trovare una soluzione, anche temporanea alla situazione dei pescatori, con il rilascio, magari di una concessione temporanea per l’occupazione dell’area demaniale. Concessione temporanea che però, a quanto pare, potrebbe non arrivare prima della fine di novembre, inizi di dicembre. Se ciò dovesse essere confermato per i pescatori non ci sarà altra soluzione che rimuovere quanto posizionato sull’arenile e procedere alla bonifica dell’area come richiesto dalla Capitaneria di Porto, restando senza un luogo dove poter operare per almeno quindici giorni circa (nella migliore delle ipotesi). Sicuramente un danno per i pescatori locali che in quel caso dovranno trovare una soluzione alternativa per proseguire con la loro attività senza andare a incidere sul bilancio familiare. Una situazione nata, come si ricorderà, dalla revoca, da parte dell’amministrazione comunale, della concessione turistica rilasciata negli anni precedenti dal Comune, lo scorso aprile 2018. Da quel momento i pescatori sono stati invitati, dagli amministratori di palazzo Falcone, a procedere con la richiesta del rilascio delle concessioni per la pesca professionale, alla Regione Lazio, con gli uffici comunali hanno fatto da intermediari nella vicenda. Ma dopo oltre 12 mesi di attesa, della risposta della Regione non c’è stata traccia, con i pescatori ora, messi quasi alla porta, dalla Capitaneria di Porto, che ha proceduto con la notifica dello sgombero dell’area, come atto dovuto, per l’assenza di concessioni e per la revoca della concessione rilasciata a suo tempo dagli amministratori di palazzo Falcone.