sabato, Aprile 20, 2024

Usa, dall’autopsia emerge il sospetto che Jeffrey Epstein sia stato assassinato in carcere

Nell’autopsia di Jeffrey Epstein, il miliardario accusato di molestie e violenze ai danni di minorenni morto strangolato in carcere lo scorso agosto a New York, vi sarebbero elementi che suggeriscono che non si sia trattato di un suicidio – come stabilito dal capo dei medici legali di New York, Barbara Sampson – ma di omicidio. E’ quanto sostiene Michael Baden, noto patologo forense nominato dalla famiglia Epstein per assistere all’autopsia. Intervistato dal Miami Herald, Baden ha criticato il modo in cui la scientifica ha condotto i rilievi dopo il ritrovamento del cadavere: “Hanno portato via in fretta il corpo fuori dalla prigione, cosa che non avrebbero dovuto fare perché hanno distrutto le prove”, ha detto Baden. Il patologo 85enne – diventato famoso per aver partecipato al team della difesa di O.J. Simpson negli anni novanta – poi ha sottolineato come il corpo di Epstein presentava delle fratture che “sono estremamente insoliti in impiccati suicidi e possono invece verificarsi più comunemente in omicidi per strangolamento”. “Il fratello non pensa che sia suicidio – ha aggiunto Baden riferendosi a Mark Epstien – ed è preoccupato che possa essere omicidio: sono passati ora 80 giorni ed in effetti se si è trattato di suicidio, altre persone potrebbero essere in pericolo”.
Redazione
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