sabato, Maggio 4, 2024

Venezia devastata: oggi vertice straordinario del consiglio dei ministri. Il Governatore Zaia invoca lo stato di emergenza

Vertice straordinario oggi a Palazzo Chigi su Venezia. Il presidente Zaia ha chiesto lo stato di emergenza e al Cdm tecnico in programma prenderemo in considerazione la sua richiestae credo non ci siano ragioni per negare lo stato di emergenza e quindi stanziare i primi fondi”, ha detto ieri sera il premier Giuseppe Conte al termine del vertice con le istituzioni locali a Venezia, sottolineando l’importanza del Mose che sarà completato verosimilmente nella primavera 2021″. Venezia l’ha scampata per un soffio. Ma l’acqua alta peggiore degli ultimi 50 anni ha spinto la città sull’orlo del baratro. La Serenissima, risvegliatasi dopo la notte del metro e 87 di marea, è apparsa una città allo stremo, ferita. Ma non morta. Gondole e barche scaraventate sulle rive, giganteschi vaporetti accartocciati sui masegni agli Schiavoni come giocattoli (sono cinque i mezzi pubblici affondati o danneggiati). Per verificare con i propri occhi cosa è accaduto è giunto stasera il laguna il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Non siamo in grado di quantificare i danni – spiega il premier al termine della riunione -. Oggi c’è un Consiglio dei ministri tecnico, molto limitato, che sicuramente prenderà in carico la richiesta di stato di emergenza del presidente Zaia. Allo stato non ci sono ragioni per negarlo e stanziare i primi fondi”. Per il Mose, il sistema di paratie che dovrebbe salvare la città dalle maree eccezionali – assicura – siamo alle battute finali. “Siamo al 92-93% dell’opera – dice – e guardando all’interesse pubblico non c’è che da prendere una direzione nel completamento di questo percorso”. Per il commissario del Mose “c’è una procedura in corso”, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli: “quando avremo tutte le firme lo comunicheremo”. Il Day after di Venezia è iniziato sotto un cielo grigio e carico di pioggia, con l’allarme per un altro assalto della marea. Che per fortuna non ha infierito. Un metro e 44 centimetri sul medio mare a metà mattina. Una misura eccezionale, che è apparsa tuttavia quasi normale dopo la catastrofe di 12 ore prima. I danni, da stimare con certezza, sono nell’ordine delle centinaia di milioni di euro, ha anticipato il sindaco Luigi Brugnaro, che ha passato la notte a far sopralluoghi in ogni dove, ed ha chiesto la dichiarazione di stato di emergenza. In città, nel pomeriggio, è arrivato anche il premier Giuseppe Conte – “è una situazione drammatica, c’è una comunità che soffre”, ha detto – che si fermerà a Venezia anche oggi. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco Brugnaro per informarsi delle condizioni della città. Colpiti dalla mareggiata alcuni dei simboli di Venezia nel mondo: la Basilica di San Marco, dove la marea è entrata come un fiume nella cripta, il teatro La Fenice, che ha dovuto annullare i concerti previsti per ieri sera e oggi, il municipio di Ca’ Farsetti, sul Canal Grande, rimasto isolato.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli