venerdì, Marzo 29, 2024

Omicidio stradale, parla una donna che ha perso il marito: “La legge da sola non basta”

“La legge sul reato di omicidio stradale è utilizzata per i casi di alcol, droga e alta velocità, ma da sola non basta, c’è ancora tanto da fare, a livello di legge, per tutti quei casi di distrazione, dovuti ad esempio all’utilizzo irresponsabile del cellulare alla guida senza adeguati sistemi di controllo”. E’ la denuncia di Marina Fontana, vedova di Roberto Cona, morto in un incidente stradale in autostrada e lei stessa rimasta gravemente ferita. Il prossimo 19 novembre, Maria Fontana parteciperà a Palermo a un incontro con gli studenti e le istituzioni per parlare proprio di incidenti stradali. “Cercherò di trasmettere agli alunni presenti e alla platea l’importanza di una maggiore responsabilità delle persone quando si mettono alla guida, e condivideremo insieme alle istituzioni presenti, di quanto sia necessaria maggiore attenzione alla prevenzione e alla correzione dei comportamenti irresponsabili alla guida”, dice. Un avvocato parlerà di Omicidio stradale e un medico impartirà nozioni di primo soccorso. “Questa iniziativa vuole essere un momento per creare maggiore sensibilità rispetto a questi temi; in questi ultimi anni, anche grazie ai nuovi strumenti social, qualcosa si sta muovendo, c’è tanta possibilità di passare velocemente la notizia, e anche tanta voglia di fare prevenzione, parliamo di 10 vittime al giorno, è una strage, sono quasi 4000 persone l’anno che non ci sono più per un incidente stradale”, spiega Marina Fontana. L’incontro si terrà il 19 novembre alle ore 9,30 a Palermo, “mia città, si celebrerà il significato della giornata mondiale delle vittime della strada, “Terza domenica di novembre”. Anche quest’anno, con il sindaco Leoluca Orlando, con il vicesindaco Fabio Giambrone, con il Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina, con l’assessora alla Scuola Giovanna Marano, con il Commissario Rosolino Molicacon, e con l’Ispettore Capo Rosa Mazzamuto, con l’Avvocato Antonello Fontana e con Marina Fontana vittima della strada miracolosamente sopravvissuta ad un incidente stradale mortale dove è morto il marito Roberto Cona, Alberto Tenerello Medico P.O. Civico Palermo. L’evento avrà luogo presso la ex chiesa di san Mattia ai Crociferi. Parteciperanno gli studenti dell’Istituto Nautico “Gioeni Trabia”, del Liceo Scientifico Statale “Benedetto Croce”, dell’Istituto di Istruzione Superiore “Francesco Ferrara” presenti con i presidi e i professori referenti di educazione stradale. “Io partecipo come relatore, ed insieme ad un Avvocato, ad un Medico e all’Ufficio Educazione Stradale – dice Marina Fontana -e cercheremo di dare un’immagine di ciò che può succedere sulla strada quando non si osservano “le regole”. L‘Ufficio Educazione Stradale relazionerà sugli articoli 186 e 187 del codice della strada (guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcool) e anche sull’importanza di utilizzare i sistemi di sicurezza (cinture di sicurezza, kit viva voce per l’utilizzo del cellulare, e casco)”. “Io racconterò cosa significa diventare improvvisamente vittima della strada miracolosamente sopravvissuta ad un incidente mortale e moglie di una vittima della strada deceduta a causa di pochi secondi di irresponsabilità alla guida di un’altra persona, che non ha rispettato le regole del codice della strada, parlerò delle battaglie che ho intrapreso, insieme a tantissimi familiari e associazioni di vittime della strada, affiancando le istituzioni, per una maggiore giustizia per le vittime della strada; di come grazie all’unione fra tutti siamo arrivati a far approvare la legge sull’omicidio stradale, una legge certa per dare vera giustizia, mai vendetta, alle vittime della strada, e anche di quanto sia stato importante per noi lottare per raggiungere il traguardo dell’istituzione di una giornata nazionale in ricordo delle vittime della strada anche in Italia”. “Abbiamo il dovere di fare qualcosa per fermare questa strage, e abbiamo il dovere di creare responsabilità in noi, e di pretenderla da parte delle istituzioni che devono tutelare noi e la sicurezza stradale. Stiamo vivendo un momento di recrudescenza di incidenti stradali”, conclude la vedova di Roberto Cona. “Si può fare tanto, a zero costi, con cuore e volontà di fare di questa giornata un momento di vero impegno sociale. Infrastrutture, educazione e formazione pene certe e immediate. Il rispetto delle regole passa da una scelta consapevole a beneficio della sicurezza di tutti, ogni volta che l’infrazione di una regola diventa abitudine si rischia di creare emulazione e quindi danni irreparabili. Se non rispetti la regola devi sapere che rischi una vera punizione; servono maggiori controlli e sanzioni e pene adeguate e immediate, soprattutto sui comportamenti più azzardati e pericolosi per terzi”.
Redazione
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