mercoledì, Aprile 24, 2024

Svolta nelle indagini dell’omicidio Cerciello Rega: dalle intercettazioni in carcere i due ragazzi americani sapevano che erano due carabinieri

Svolta nelle indagini delll’assassinio a Roma del carabiniere Rega: Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due ragazzi americani in carcere per la morte del carabiniere Mario Cerciello Rega, sapevano che i due uomini che li avevano fermati erano carabinieri. A dimostrarlo sarebbe un’intercettazione ambientale in carcere che risale al 2 agosto, nella quale Finnegan, parlando con il padre e il suo avvocato, ammetterebbe di aver visto due carabinieri, che avrebbero mostrato loro i distintivi. In questo modo verrebbe sconfessata la versione sostenuta finora dai due indagati di un’aggressione compiuta da due sconosciuti e allo stesso modo quella della reazione dei due americani, motivata dalla legittima difesa. Se Cerciello Rega e il suo collega Andrea Varriale hanno mostrato il distintivo, allora Lee Helder e Hjorth erano consapevoli che quei due uomini fossero carabinieri, quando li hanno aggrediti la notte del 26 luglio, nel quartiere Prati a Roma. A conferma dell’ammissione “choc” di Elder Lee nell’intercettazione si ode anche l’avvocato che subito lo ferma «Rimani calmo, attieniti alla tua dichiarazione, ripassala punto per punto, ricordatela. Non ci deve preoccupare la tua dichiarazione.., durante l’interrogatorio.., questo non lo puoi dire. E’ successo e basta. Tu non hai visto niente». Nella conversazione con il padre e l’avvocato sempre di Elder Lee si intuisce un grado di completa insolenza per quanto commesso e per la sua “permanenza” nel carcere di Roma: «Mi hanno dato una stanza speciale. Giù nel corridoio ci sono le docce, c’è la televisione.. c’è di tutto, sono circondato da cose. Ma sono stanco…così stanco. (…) Sono stufo di sentire parlare in italiano tutto il giorno (fa un rumore di ronzio con la bocca). Mi fa venire la nausea…». Nell’intercettazione si capirebbe poi anche perché Varriale non riuscì ad intervenire per salvare Cerciello Rega: «era alle prese con Natale Hjorth», sembra dire Elder Lee nelle conversazioni che forse cambiano per sempre il destino dell’imminente processo immediato contro i due americani.

 

Redazione
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