venerdì, Marzo 29, 2024

Neurochirurgia a Cerveteri…una storia lunga oltre tre lustri

Sabato 30 novembre convegno al Granarone dei Neurochirurghi della Capitale e del Lazio

Neurochirurgia a Cerveteri…

una storia lunga oltre tre lustri

Partecipa il Presidente del Tribunale Civile di Roma, dottor Alberto Cisterna

 

In arrivo il fine settimana a cavallo dei mesi di novembre e dicembre, sarà un week end ricco di eventi all’insegna della tradizione legata alla produzione delle eccellenze locali e dei rapporti tra Cerveteri ed il mondo scientifico. Sabato 30 Novembre, in occasione della Festa per l’Olio Nuovo ed in una splendida cornice rurale fatta di odori e di sapori, si svolgerà come di consueto  dalle ore 9 alle ore 14 in Aula Consiliare, con il Patrocinio del Comune di Cerveteri, la  settima  riunione dei Neurochirurghi  di Roma e del Lazio per affrontare , in uno spirito di condivisione critica, la disamina delle delusioni e dei dispiaceri  che sono occorsi o possono proporsi  durante la pratica professionale neurochirurgica negli Ospedali e delle Università più accreditate del Lazio.  Deve essere ricordato che il meeting, volutamente denominato: “Riunione Neurochirurgie Laziali” è stato riproposto dopo anni di silenzio dai Proff Massimiliano VISOCCHI (Presidente della Società Mondiale di Neurochirurgia Ricostruttiva (ISRN) e Consigliere della Società Italiana di Neurochirurgia) ed Alberto DELITALA (Presidente della Società Neurochirurgica Mediterranea MANS ). A moderare l’incontro dove è prevista la partecipazione di un centinaio di neurochirurghi accreditati di Roma e del Lazio, oltre gli organizzatori, Inoltre sarà gradito Ospite della manifestazione il presidente del Tribunale Civile di Roma dott. Alberto CISTERNA che avrà un ruolo fondamentale di moderatore attivo e critico delle controversie riguardanti l’impatto medico legale della professione neurochirurgica. Infatti come nella scorsa edizione anche in questa iniziativa, vedrà una costante e forte partecipazione motivata da un sentito scambio e condivisione di esperienze su casi ed interventi “challenging” cioè di confine come appunto sono in Medicina tutte le sfide chirurgiche. Poiché il cervello ed i midollo spinale sono degli agglomerati ordinati e complessi di fibre sensitive e motorie che regolano tutta la nostra vita, sia di giorno che di notte quando dormiamo, il Neurochirurgo ha una grande responsabilità perché tratta una branca della Medicina,  più precisamente della  chirurgia specialistica,  affascinante e ricca di successi sì  ma anche complessa e rischiosa,  talvolta associata a decorsi che si desidererebbe fossero più brevi  e privi di complicanze che, anche se raramente, sono per lo più inevitabili Le semplici domande che i medici si porranno sono: come lo rifarei? In che cosa ho sbagliato? L’indicazione all’intervento era giustificata oppure esagerata?  Posso migliorare qualcosa di più oltre che le mie competenze chirurgiche? Una sempre maggiore difesa e tutela della salute del malato e per una crescita professionale che, comunque a livello internazionale viene stimata tra le più significative al mondo sono le parole chiave dell’interessante iniziativa.  Il ruolo di moderatore e provocatore del Giudice costituisce una variabile veramente innovativa nel contesto di queste iniziative. Oltre alle precedenti iniziative Congressuali tenute dal Prof Visocchi da oltre tre lustri, le Riunioni dei Neurochirurghi di Roma e del Lazio hanno date recenti: la prima esperienza analoga si era svolta in Sala Ruspoli nello scorso settembre 2016 ed aveva collaudato un’antica vocazione di confronto che aveva preso vigore nei primi anni 2000. Infatti la sede storica di questi  incontri  era stata tradizionalmente  identificata a Ceri  dove l’iniziativa venne alla luce  con la denominazione  di i Incontri dei Neurochirurghi laziali a Ceri  ma è dal 2016 che essa  si è spostata  a Cerveteri, come già detto inizialmente a Palazzo Ruspoli poi  in aula consiliare al Granarone. Sempre ricordando la storia oltre 10 anni fa si è cominciato a parlare dell’idea del Polo Universitario a Cerveteri e di un relativo Centro di Eccellenza in Neuroscienze. Le cause sono molteplici e non è il caso certamente di soffermarci. Ma il risultato è che, a fronte dell’Idea originaria, si sono fatte avanti altre proposte in alternativa a Cerveteri, alveo naturale in cui l’Idea si è sviluppata. Tutti i sindaci di Cerveteri, da Brazzini a Ciogli fino all’attuale Pascucci hanno abbracciato già in campagna elettorale l’idea e sostenuto negli intenti durante il mandato siglando appunto una delibera di intenti  a firma di Antonio Brazzini. La salute della comunità intesa come salute personale e benessere sociale, è una delle ragioni fondanti della  attività politica. E’ per questo che anche l’attuale opposizione ha da sempre manifestato compiacimento per l’iniziativa, si prima che dopo la campagna elettorale a Cerveteri. La crisi economica però ha fino ad oggi impedito il passo attuativo. L’idea del Centro polifunzionale  è stata concepita come  una struttura agile e operativa, prevalentemente a carattere monotematico sul versante delle Neuroscienze clinico chirurgiche (Neuropsicologia, Neurologia, Neurofisiologia, Neurochirurgia, Neurotraumatologia, Neuroriabilitazione – Fisioterapia – Logopedia, etc), sia per non porsi in competizione, anche politico-burocratica, con le strutture  sanitarie menzionate, sia per sperimentare e tracciare  una nuova dimensione di assistenza sanitaria. Nell’Idea del Centro non rientra un assetto pachidermico ma una configurazione agile una stabile, una  struttura autosufficiente  nella ricerca e nella clinica con una vocazione interventistica,  pronta a recepire, adattarsi e intervenire alle richieste sempre nuove e  in fieri di prestazioni sanitarie  a tutto campo ovvero dalle prestazioni mediche tradizionali a quelle socio-psicologiche. Tenuto conto delle caratteristiche dell’area, a forte impatto di incidenti traumatologici, il settore traumatologico neurologico potrebbe avere la preminenza.Ma la salute si persegue oltre che per l’opera professionale del personale preposto, anche e soprattutto attraverso un’imprenditorialità assistenziale. C’è un’imprenditorialità assistenziale statica volta alla conservazione che sperpera risorse e un’imprenditorialità assistenziale dinamica che produce sviluppo e ricchezza. LA RICERCAè la chiave di volta dello sviluppo e della ricchezza e sempre la ricerca è l’elemento caratterizzante che si è prospettato  nel  progetto di ormai quasi due anni fa di un Polo di Ricerca ed Assistenza Sanitaria con annesso Centro Polifunzionale di Assistenza di Eccellenza in Neuroscienze. Purtroppo una serie di circostanze di natura esclusivamente economica non hanno mai consentito all’Idea di diventare Progetto. Cerveteri, già insignita  dall’UNESCO del titolo prestigioso di Patrimonio Mondiale dell’Umanità, mira a puntare ancora più in alto, promuovendo una sinergia stabile con la Scienza, la cui maternità storica si conferma nei  recenti ritrovamenti di antichi  strumenti chirurgici etruschi  negli scavi in atto nella via del Cimitero Nuovo. La riunione di Sabato avrà lo scopo anche di sollecitare l’interesse dell’Imprenditoria locale a questo Progetto perché  Cerveteri torni ad essere l’antica Caere, Maestra di Fasti ed immortale Custode e Madre di Cultura…

Redazione
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