giovedì, Aprile 25, 2024

Cultura, arriva l’autonomia per sette nuovi musei italiani

Arriva l’autonomia per sette nuovi musei oltre a tornare autonomi le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico dell’Appia Antica e il museo nazionale etrusco di Villa Giulia. Queste le novità più rilevanti, nel settore dei musei, introdotte dal Dpcm approvato ieri sera nel corso del Consiglio dei ministri, che riorganizza il ministero di via del Collegio Romano. Ad avere l’autonomia saranno dunque anche il Vittoriano e Palazzo Venezia, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo nazionale d’Abruzzo, il museo archeologico nazionale di Cagliari, il Palazzo Reale di Napoli, il museo nazionale di Matera e il Parco archeologico di Sibari. ”C’è una norma di legge, che abbiamo fatto approvare nel 2014, che prevede che i dirigenti dei musei dotati di autonomia possano essere scelti con una selezione internazionale. Quindi ne faremo una sia per i musei che si sono liberati perché ci sono stati pensionamenti o turnazioni, sia per quelli nuovi” ha annunciato il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Presentando le novità introdotte dal Dpcm, Franceschini ha inoltre annunciato sette nuove soprintendenze di archeologia e belle arti, tre nuove soprintendenze archivistiche e bibliografiche e una soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo “con sede a Taranto e con sedi distaccate a Napoli e Venezia”. “Nasce – ha poi aggiunto – una nuova direzione generale per la sicurezza del patrimonio culturale che avrà due servizi: si occuperà di emergenze, come le calamità naturali e di ricostruzioni e di sicurezza dei luoghi della cultura”. Vengono inoltre ripristinate le commissioni regionali per il patrimonio culturale e arriva la conferma degli uffici esportazioni “quali strutture interne alle soprintendenze”. Un’altra novità introdotta dal Dpcm è la Digital Library, con l’obiettivo di un vero e proprio investimento sul futuro per digitalizzare il patrimonio culturale. “Non è una direzione generale – ha precisato il ministro dei Beni culturali – ma un istituto con un dirigente di prima fascia che avrà le competenze dei quattro istituti del ministero che si occupano di catalogo, tutela del patrimonio, audiovisivi degli archivi e delle biblioteche”. Questo “è forse il progetto più ambizioso di tutti”, ha aggiunto Franceschini, sottolineando “che abbiamo un patrimonio di dati che nessun Paese ha in queste dimensioni per storia e presenza sul territorio, con un enorme valore culturale ma che oggi ha anche un potenziale valore commerciale che dobbiamo gestire con intelligenza”. Al tempo stesso viene rafforzata la Direzione Generale Creatività Contemporanea, alla quale vengono assegnate più competenze, che si occuperà di rigenerazione urbana, periferie, industrie culturali e creative, fotografia, design e moda.
Redazione
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