giovedì, Marzo 28, 2024

Settevene Palo; basta pezze d’asfalto urgono costosi interventi strutturali

Si moltiplicano gli interventi istituzionali per il blocco della via di collegamento tra litorale e lago

Settevene Palo; basta pezze d’asfalto

urgono costosi interventi strutturali

 

di Alberto Sava

 

La Settevene Palo è chiusa da qualche tempo a causa della solita frana che nei mesi delle piogge periodicamente blocca l’arteria che collega l’Aurelia e litorale con la Cassia ed il lago. Dopo diversi giorni di silenzio istituzionale, è intervenuto per primo e con forza il consigliere regionale Minnucci chiedendo l’immediata convocazione di una Commissione ad hoc per individuare una soluzione strutturale ad una via di collegamento, che nel suo percorso tocca tratti particolarmente vulnerabili. Le frane avvengono sempre negli stessi punti e forse in fase progettuale non si è tenuta nella dovuta considerazione la precarietà del costone sovrastante i punti vulnerabili a brevissima distanza dall’ingresso di Cerveteri. La strada in questione è aperta da diversi decenni e non si può escludere che la natura nel tempo ha reso vulnerabile un costone che all’epoca non lo era. L’intervento di Minnucci ha smosso le acque sul problema ed arrivata anche la presa di posizione, congiunta, dei consiglieri metropolitani del territorio. Federico Ascani e Alessio Pascucci, nel corso della riunione dei capi-gruppo del Consiglio Metropolitano, hanno posto con forza sul tavolo la discussione sulla disastrata arteria provinciale. “Le risposte avute -ha dichiarato Ascani- non hanno certo rassicurato perché se da un lato sui lavori per i quali, grazie a tante battaglie fatte, sono stati stanziati 1.250.000 euro per il 2019 e altri per il 2020 e finalmente si conoscerà il nome della ditta vincitrice del primo lotto, salvo ricorsi e altri ritardi (ma certo pesa il fatto che siamo arrivati a fine anno), dall’altro lato, l’ultima frana coinvolge un privato, per cui l’Ente può intervenire solo se lo stesso non ottempera ai lavori. E quindi si temono nuove lungaggini. Difficile continuare così -ha sottolineato Ascani- che ha fatto presente anche nell’ultima seduta del Consiglio che questa strada è una vergogna metropolitana, al netto delle difficoltà oggettive che ha l’Ente che necessita certamente di un ripensamento della Del Rio, e con risorse adeguate, come chiesto anche con l’ultima mozione approvata all’unanimità”. Pascucci invece, anche come Sindaco di Cerveteri si è recato in Regione, dove si è tenuta un’audizione della commissione Lavori Pubblici, convocata e presieduta dal Presidente Eugenio Patanè e voluta con forza anche dal consigliere Emiliano Minnucci. In quella sede ha ribadito gli stessi concetti, chiedendo innanzitutto ai responsabili della Città metropolitana “La conferma per gli stanziamenti nel Bilancio 2020, e l’accelerazione per le pratiche relative nei confronti del privato e di altri soggetti coinvolti per far effettuare i lavori dovuti”. Pascucci infine, ben sapendo che i tempi dei lavori non saranno brevi, ha chiesto alla Regione Lazio finanziamenti per poter garantire la manutenzione delle strade comunali e interpoderali che stanno reggendo da mesi l’urto di un traffico, anche di mezzi pesanti, difficilmente sostenibile a lungo. Sono stati molti gli esponenti politici regionali a partecipare all’audizione dei lavori Pubblici sulla Settevene Paolo

 

A gennaio 2020 dovrebbe

partire il 1° lotto dei lavori

Entriamo nel vivo dell’audizione in Regione approfondendo gli interventi che si sono succeduti.  “Una strada importante, perché collega Cerveteri e Bracciano all’Aurelia e all’autostrada, la chiusura è un problema grave non solo per i pendolari, ma anche per il trasporto pubblico e i mezzi di soccorso”. Così il consigliere Emiliano Minnucci (Pd), ha descritto la situazione della Settevene-Palo nuova, chiusa del tutto dal 24 novembre, nel corso dell’audizione, presieduta da Eugenio Patanè. “Già prima della frana del 24 novembre – ha spiegato il sindaco di Cerveteri e consigliere della Città metropolitana di Roma, Alessio Pascucci – si poteva procedere solo con un senso unico alternato in due tratti differenti, per il cedimento del manto stradale, con divieto di transito per i mezzi pesanti. Adesso la strada è chiusa del tutto, con gravissime ripercussioni sulla circolazione che si riversa su vie rurali, del tutto inadatte per quel tipo di traffico, che si stanno deteriorando rapidamente. Non abbiamo le risorse per la manutenzione, serve l’aiuto di tutte le istituzioni”. D’accordo con l’analisi della situazione anche la presidente della commissione Lavori pubblici della Città metropolitana, Micol Grasselli.Carlo Caldironi, consigliere metropolitano con delega ai Lavori pubblici, ha illustrato le grandi difficoltà in cui si trova l’ente locale, per il taglio delle risorse e del personale e la fragilità del sistema viario, oltre 2mila chilometri, che deve gestire. Nello specifico, la situazione è stata illustrata dai tecnici della Città metropolitana. Ci sono due problemi differenti: per quanto riguarda il cedimento del manto stradale c’è già uno stanziamento di un milione e 250 euro per il 2019 e altrettanti ne saranno stanziati nel 2020. A gennaio dovrebbe partire il primo lotto dei lavori. Per quanto riguarda la frana, che interessa un lotto privato, sono state avviate le procedure di contestazione per arrivare poi all’esecuzione di opere in danno, per ripristinare la circolazione. Il consigliere Minnucci ha proposto anche di disegnare un tracciato alternativo, in maniera da superare definitivamente un problema definito storico e, insieme ad OrlandoTripodi (Lega), ha invitato la Città metropolitana a cedere parte delle strade di propria competenza alla Regione, come hanno già fatto le Province. In conclusione della seduta, il presidente Patanè ha garantito il supporto della commissione, che farà da tramite con l’assessorato regionale, anche tramite una risoluzione, per impegnare le risorse tecniche e i fondi a disposizione per il dissesto idrogeologico e per sostenere il lavoro del Comune di Cerveteri.

Redazione
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