martedì, Aprile 23, 2024

Povertà in Italia, rapporto dell’Istat: Due milioni di giovani sono in sofferenza

Sono quasi due milioni i giovani tra i 18 e i 34 anni in condizioni di sofferenza, ovvero a cui mancano due o più dimensioni del benessere (dalla salute al lavoro, dalla sfera sociale a quella territoriale, passando per l’istruzione). E’ quanto risulta da rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Quella che l’Istituto chiama la “multi-deprivazione” è più alta, si sottolinea, “tra i giovani adulti di 25-34 anni e nel Mezzogiorno”. Tra i ragazzi del secondo anno delle scuole superiori la quota di coloro che non “raggiunge la sufficienza (low performer) nelle competenze è del 30,4% per l’italiano e del 37,8% per la matematica”. Lo rileva l’Istat nel Rapporto Bes, con riferimento all’anno scolastico 2018/2019. “Nelle regioni del Mezzogiorno la quota di studenti che non raggiungono un livello sufficiente sale – viene sottolineato – al 41,9% per le competenze in italiano e al 53,5% per quelle in matematica”. “Nell’ultimo anno gli indicatori segnalano un miglioramento del benessere. Oltre il 50% del totale dei circa 110 indicatori per cui è possibile il confronto”, si spiega nel rapporto, “registra un miglioramento”. A livello territoriale, i valori più elevati si rilevano al Nord quelli più bassi al Centro. Analizzando le diverse sfere alla base del Bes, si confermano difficoltà su lavoro, conciliazione dei tempi di vita e soddisfazione economica.    “Nel 2018, la speranza di vita alla nascita raggiunge il massimo storico, 82,3 anni (80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne)”. Così l’Istat nel Rapporto Bes, dove però sottolinea come la maggiore longevità femminile si accompagni “a condizioni di salute più precarie”.   “Nel 2018 nel 54,9% dei casi le donne sono state uccise dal partner attuale o dal precedente”, rileva l’Istat nel Rapporto Bes, sottolineando come permangono “forti differenze di genere nella relazione tra autore e vittima dell’omicidio: l’81,2% delle donne uccise è vittima di una persona conosciuta (64% nel 2004)”. In generale, viene spiegato, “nel 2018 si sono verificati 212 omicidi di uomini e 133 di donne (corrispondenti rispettivamente a 0,7 e 0,4 omicidi per 100mila abitanti dello stesso sesso). L’ultimo anno conferma la tendenza alla diminuzione del tasso di omicidi degli uomini (0,8 nel 2017), ma non di quello delle donne che rimane stabile (0,4 nel 2017)”. “Nel 2018, il 10,4% delle famiglie ha denunciato irregolarità nell’erogazione dell’acqua nella propria abitazione, un livello stabile rispetto all’anno precedente ma in costante aumento negli ultimi 5 anni”. Lo rileva l’Istat nel Rapporto Bes.
Redazione
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