“Buonasera fratelli, buonasera sorelle, benvenuti a questo festival di Sanremo. C’è bisogno di pace”. Il Festival di Sanremo 2020 apre con la ‘benedizione’ di Fiorello, che entra dalla platea vestito da prete. Nel primo scambio sul palco dell’Ariston con l’amico Amadeus, Fiorello ironizza sui rischi che corre il conduttore e direttore artistico: “Sono gli attimi che precedono la fine della tua carriera: ti levano pure i Soliti Ignoti. Ce l’hai presente il parente misterioso? Quello fai. La gente cancella i selfie con te. Tu non devi pensare al cast, a quelli che stanno qua, ma a quelli che hai lasciato a casa. Era meglio il Festivalbar. Ricordati: a Sanremo si entra papa e si esca Papeete”, conclude citando la discoteca che questa estate è stata palcoscenico privilegiato di Matteo Salvini.
Questa la classifica della prima serata del 70/o Festival di Sanremo, in base al voto della giuria demoscopica, composta da 300 persone: Le Vibrazioni (Dov’è), Elodie (Andromeda), Diodato (Fai rumore), Irene Grandi (Finalmente io), Marco Masini (Il confronto), Alberto Urso (Il sole ad est), Raphael Gualazzi (Carioca), Anastasio (Rosso di Rabbia), Achille Lauro (Me ne frego), Rita Pavone (Niente – Resilienza 74), Riki (Lo sappiamo entrambi), Bugo e Morgan (Sincero). Un po’ teso, elegante in giacca di lurex, Amadeus ha dato il via alla 70/a edizione del festival di Sanremo. “Benvenuti”, ha detto scendendo dalla scalinata e con la scenografia che si è accesa al suo via. “Quando 35 anni fa, ho cominciato questo mestiere, e da Verona andavo a Milano, avevo un sacco di sogni. E questo è il sogno più grande: il festival di Sanremo. A Milano ho conosciuto un altro ragazzo con il quale ci siamo fatti una promessa: tu devi essere con me a Sanremo. Trentacinque anni dopo Fiorello ha mantenuto questa promessa”. Tecla e Leo Gassmann passaano alla semifinale delle Nuove Proposte. Con il 50,6% delle preferenza della giuria Demoscopica, la giovane vincitrice di Sanremo Young ha battuto gli Eugenio in Via di Gioia. Con il 54% delle preferenza della giuria Demoscopica, composta da 300 persone, il giovane rampollo della famiglia di attori, con il brano Vai bene così, ha battuto Fadi. Compagno di viaggio di Amadeus per tutte e cinque le serate del Festival di Sanremo, Tiziano Ferro scalda l’Ariston alla sua prima uscita sul palco con Nel blu dipinto di blu. Papillon e smoking doppiopetto, si emoziona nell’omaggio a Domenico Modugno. Poi un bacio al cielo e poi un pianto liberatorio, stretto in un abbraccio ad Amadeus. Tiziano Ferro regala brividi ed emozioni con Almeno tu nell’universo di Mia Martini. “Per un cantante questa è un’operazione a cuore aperto”, si scusa il cantautore che poi spiega: “E’ la prima volta che un uomo canta questa canzone. Bruno Lauzi diceva che non può essere declinata al maschile. E’ stato un salto nel buio, e un po’ non ce l’ho fatta, ma chissene frega”. La gara dei Big si apre con Irene Grandi, poi Marco Masini, Rita Pavone, Achille Lauro, Diodato, Le Vibrazioni, Anastasio, Elodie, Bugo e Morgan, Alberto Urso, Riki, Raphael Gualazzi. A votare la giuria demoscopica.
“Ce l’ho fatta!”: allarga le braccia al cielo soddisfatta Diletta Leotta, la prima delle regine del festival di Sanremo 2020, dopo aver superato la prova incubo della scala con un sontuoso abito da gran gala giallo sole. “Sono quindici i gradini. Ma poi arrivi qui e si apre un mondo meraviglioso, la platea dell’Ariston”. Elegantissima nell’abito lungo color argento Rula Jebreal entra in scena sul palco dell’Ariston: “Sanremo è un posto carico di energie bellissime, ma le scale più importanti sono quelle dell’aereo che mi ha portato in Italia quando avevo vent’anni”, dice visibilmente emozionata. “Stasera facciamo parlare la musica e tutti noi cerchiamo di fare un passo in avanti”, dice ad Amadeus che le chiede un consiglio. “Cerchiamo di non fare gaffe magari”, aggiunge con un sorriso. E il conduttore: “Non posso prometterlo, ma mi impegno”. Poi l’urlo di Rula Jebreal contro la violenza sulle donne: “Non dobbiamo più avere paura, noi donne vogliamo essere libere nello spazio e nel tempo, essere silenzio e rumore e musica”. Il suo urlo ha il tono pacato e durissimo insieme della denuncia, del racconto del dramma della madre suicida dietro lo stupro, delle canzoni scritte da uomini, Battiato, Vasco Rossi e Francesco De Gregori che dimostrano che “è possibile trovare le parole giuste per raccontare l’affetto, il rispetto e la cura”.
Lacrime e standing ovation alla fine dell’esibizione per Rita Pavone. Ariston in piedi per la prima volta dall’inizio della serata per l’artista che sul palco ha messo tutta se stessa. Voce, energia e grinta non hanno età.
Achille Lauro improvvisa uno striptease sul palco del teatro Ariston. Entra in scena con un mantello nero con grandi inserti in oro, a piedi scalzi e con i capelli ossigenati, poi si toglie il mantello e resta sul palco con una tutina aderente color carne, lunga fino al ginocchio e con le bretelle, esibendo i suoi tanti tatuaggi. Sulle note di ‘Me ne frego’, con una intonazione da rivedere, Achille Lauro gioca e provoca mantenendo la promessa di osare e azzardare. Fiorello lo raggiunge in scena e lo abbraccia chiedendo una foto. Poi lo spoiler dello showman: “Giovedì sarò all’ALtro Festival con Achille Lauro ma la sorpresa è che io sarò vestito come lui”. Standing ovation ed effetto Karaoke per il ritorno di Al Bano e Romina al Festival di Sanremo. A 33 anni da ‘Nostalgia canaglia’ e introdotti dalla figlia Romina jr. (che all’epoca era con loro al Festival, nel pancione), Al Bano e Romina scendono le scale dell’Ariston mano nella mano ma ‘il leone di Cellino’ inciampa in uno scalino. Dopo ‘Nostalgia canaglia’, la coppia d’oro del pop ingrana con il medley sulle note delle hit ‘La siepe’, ‘Ci sarà’, ‘Felicità’, prima di proporre l’inedito ‘Raccogli l’attimo’ scritto da Cristiano Malgioglio, in platea ad applaudire.
Dopo l’esibizione di Al Bano e Romina e prima del ritorno alla gara con Anastasio, Fiorello fa un intervento fuori scaletta e raggiunge Amadeus sul palco per fargli spolverare alcune imitazioni, i suoi cavalli di battaglia: Sandy Marton con ‘People from Ibiza’ (esibizione cult a ‘Tale e quale show’) e Adriano Celentano con il sopracciglio sollevato e le mosse da molleggiato, rigorosamente di spalle. Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti entrano uno alla volta sul palco dell’Ariston con monologhi incentrati sulla trama del nuovo film di Gabriele Muccino ‘Gli anni più belli’. Ciascuno dei quattro personaggi rivede se stesso allo specchio nell’attore che lo interpreta da giovane. Impressionante la somiglianza tra Favino, Santamaria, Rossi Stuart e Ramazzotti e i ragazzi, scelti con un casting molto accurato. A chiudere il momento cinematografico arriva Emma Marrone, al suo esordio da attrice nel film ‘Gli anni più belli’, raggiunta sul palco, insieme agli altri, dal regista Gabriele Muccino. Un applauso in lingua dei segni da parte della platea del teatro Ariston ha suggellato un Festival inclusivo, accessibile anche al pubblico non udente. L’edizione numero 70 di Sanremo ha tra i suoi protagonisti anche la Lingua dei Segni. Un precedente risale al 2013, quando Daniele Silvestri portò sul palco un interprete della Lis presentando la canzone in gara ‘A bocca chiusa’. Quest’anno è stata la band Le Vibrazioni a farsi accompagnare da un interprete della lingua dei segni, ma tutte le canzoni hanno avuto una speciale traduzione realizzata ad hoc. Nelle cinque serate del Festival è previsto un potenziamento delle attività di comunicazione intralinguistica per sordi, ciechi e ipovedenti. Un vero e proprio Festival parallelo, Sanremo Live LIS. Un progetto con la direzione artistica di Laura Santarelli, costruito in modo da coinvolgere nella diretta dello spettacolo, su un canale dedicato di Rai Play. Tutto avviene a Roma, nello studio virtuale di Via Teulada a cura di Rai Pubblica Utilità. Quindici performer, tutti con meno di trent’anni, di cui tre sordi, debitamente selezionati da Rai Casting per la loro padronanza della Lingua dei Segni Italiana (LIS), interpretano in contemporanea con Sanremo tutte le canzoni e le esibizioni dei cantanti. Un’operazione tecnica e artistica: traducono il testo e lo accompagnano con una performance del corpo, quanto più possibile vicina allo spirito e al ritmo della canzone. Gessica Notaro ha emozionato l’Ariston con ‘La faccia e il cuore’, la canzone scritta da Antonio Maggio ed Ermal Meta ispirata dalla sua tragica storia. Elegantissima, già Miss Romagna sfregiata con l’acido dal suo ex fidanzato, Gessica ha convinto con la sua interpretazione che conferma il suo talento canoro, la sua gioia di vivere e la sua volontà di riscattarsi dal sopruso subito.