domenica, Maggio 5, 2024

M5S, Vito Crimi ostenta sicurezza: “Non temiamo le elezioni”

“Adesso non ci sono alternative al Governo Conte. Che sia chiaro che questo Governo non ha alternative per un prossimo Governo di un altro tipo. Per noi questo è chiaro”. Lo ha detto il capo politico del M5S Vito Crimi a ‘L’Intervista di Maria Latella’ su Sky TG24. “In queste settimane – ha continuato – abbiano preferito lavorare sulle cose da fare, anziché farci trascinare nelle polemiche o dalle provocazioni. Non abbiamo voluto alzare i toni in termini di provocazione nei confronti di Italia Viva perché bastano già i loro toni. Alle altre forze politiche chiediamo chiarezza e di agire con lealtà. Questa non è una crisi ma è solo qualcuno che provoca”. ”In questo momento stiamo bene con il Partito democratico. Il Pd si è aperto ad alcune dinamiche di approccio diverso, ad esempio nella scelta dei candidati e nelle nomine. Non facciamo confronti, abbiamo fatto delle cose buone sia nell’uno che nell’altro caso”. Crimi ha precisato: “Non abbiamo paura delle elezioni, siamo pronti ad andare al voto. Stiamo in questo Governo se facciamo le cose. Se possiamo fare le cose andiamo avanti, se questo Governo non può fare quello che si è prefisso allora nessuno vuole tirare a campare. Questo deve essere chiaro per tutti”. Prescrizione – ”Non c’è il rischio che il Governo cada sulla prescrizione” ha detto il capo politico del M5S Vito Crimi. “In questo momento abbiamo la riforma del processo penale che in passato ha fatto più paura, creando spesso crisi di Governo. Tanti Governi sono caduti sulla riforma del processo penale. Oggi questa riforma è un disegno di legge governativo approvato in Consiglio dei Ministri. È un grande passo avanti, malgrado Italia Viva, che ricordiamo essere una costola del PD che si è formata dopo la nascita del Governo, non si sia seduta al tavolo per discutere”. Quanto al fatto che le tensioni con Iv possano essere legate alle nomine, Crimi ha replicato: ”Non sono nella testa degli esponenti di Italia Viva, ma è possibile che queste tensioni dipendano dalle nomine. Noi non cediamo a questa modalità. Non è possibile che qualcuno alzi le provocazioni allo scopo di ottenere di più su altri tavoli. È un modo di fare politica lontanissimo da noi. Le nomine devono essere fatte con il criterio del merito”.
Redazione
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