lunedì, Aprile 29, 2024

Coronavirus, in Giappone annullate le celebrazioni per il 60° compleanno dell’imperatore Naruhito

Le celebrazioni per il 60esimo compleanno del nuovo imperatore giapponese Naruhito, previste nel corso del fine settimana, saranno cancellate a causa della diffusione del coronavirus. Lo ha detto l’Agenzia della casa imperiale spiegando che l’evento pubblico del monarca asceso al trono lo scorso maggio, previsto per domenica mattina non sarà più nel programma degli eventi ufficiali. “Dobbiamo tenere in considerazione il rischio concreto di un’espansione dei contagi”, ha detto il portavoce della casa reale Yasuhiko Nishimura, durante una conferenza stampa. Secondo il programma ufficiale l’imperatore Naruhito avrebbe dovuto rivolgersi ai propri sudditi nel corso di un evento aperto al pubblico nei giardini del palazzo imperiale, situato al centro di Tokyo, per tre volte come da tradizione, accompagnato dalla consorte Masako, il fratello e principe della corona Fumihito assieme alla principessa Kiko, e le loro figlie, le principesse Mako e Kako. L’ultima vota che la celebrazione di un compleanno del sovrano giapponese fu cancellata risale al 1996, durante il regno del padre Akihito, per via della crisi degli ostaggi giapponesi nell’Ambasciata del Per. Nel discorso finale per celebrare il compleanno di Akihito nel dicembre 2018, prima della rinuncia al trono, erano presenti circa 82.000 persone. Quattordici cittadini statunitensi degli oltre 300 evacuati in Giappone dalla nave da crociera Diamond Princess e ora in volo verso gli Stati Uniti, sono risultati positivi al coronavirus, secondo quanto comunicano in una nota congiunta il Dipartimento di Stato e quello della Sanità Usa, sulla base dei test compiuti alcuni giorni prima. “Queste persone – si legge – sono state trasferite in modo rapido e sicuro in un’area di contenimento a bordo dell’aereo, secondo i protocolli standard”. Oltre agli Stati Uniti e all’Italia, anche Australia, Canada, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan hanno deciso di evacuare i propri cittadini che sono in quarantena per l’epidemia di coronavirus a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Sulla nave, ancorata dal 5 febbraio al porto di Yokohama, in Giappone, ci sono almeno 3.700 persone, 355 delle quali sono risultate positive e ricoverate in ospedale. La polizia di Hong Kong, intanto, è alla ricerca dei componenti di una banda che, a mano armata, ha rapinato centinaia di rotoli di carta igienica. Si tratta di un episodio, riportato dai media locali, che riflette la psicosi da coronavirus e i timori di restare senza beni di prima necessità. Il presidente Xi Jinping era a conoscenza dal 7 gennaio dell’emergenza del coronavirus, a dispetto di un primo intervento ufficiale di 13 giorni dopo, del 20 gennai. Intanto la Cina inasprisce le restrizioni per combattere l’epidemia nell’Hubei, provincia focolaio. A sessanta milioni di persone è stato chiesto di non uscire da casa (salvo emergenze) e l’uso di auto private è stato vietato a tempo indeterminato. Solo una persona per ogni famiglia potrà uscire, ogni tre giorni, per fare la spesa mentre negli edifici sarà aperto un ingresso, sorvegliato per garantire che solo i residenti entrino o escano. Tutti gli esercizi commerciali restano chiusi, ad eccezione di farmacie, hotel, alimentari e servizi medici.
Redazione
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