venerdì, Aprile 19, 2024

Coronavirus, i timori di Monsignor Rino Fisichella: “Mio fratello, mia sorella e i miei nipoti vivono a Codogno

“Sono nato a Codogno, mio fratello, mia sorella e i miei nipoti vivono a Codogno, e conosco bene la città e in questo momento condivido con loro anche se sono lontano le grandi preoccupazioni. Ho parlato con loro e sono tranquilli, stanno in casa nel rispetto delle disposizioni ricevute dal Comune, in attesa di sviluppi”. Lo afferma monsignor. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione. “Sono particolarmente prostrato per questa situazione che si verifica nella mia città – continua Fisichella – Sono altrettanto sicuro che le misure che sono state adottate, anche se portano dei disagi, tuttavia rallenteranno, per il bene di tutti, il diffondersi della patologia. E speriamo che tutto si risolva piuttosto velocemente per il bene di tutti i cittadini e per il bene del Paese”. “Sentendo i miei familiari ho potuto constatare che c’è molta serenità e non paura – aggiunge monsignor Fisichella -. Soltanto quella normale tensione perché la città è il centro delle cronache, però debbo dire che c’è molta maturità nell’affrontare questa difficile situazione”. “E’ normale e giusto che si prendano provvedimenti, nulla di straordinario” ha affermato monsignor Rino Fisichella, originario di Codogno, commentando la disposizione del vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio monsignor Gianni Ambrosio che per ragioni precauzionali ha vietato lo scambio della pace a messa. “E’ ovvio che bisogna ricorrere a tutta la prudenza necessaria”.
Redazione
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