Riceviamo e pubblichiamo – La libertà è un concetto ampio e profondo e non può essere sfruttato secondo convenienza. Non può essere piegato ai propri fini, ritenendolo un principio irrinunciabile se si deve esporre la propria idea e mutare atteggiamento se a esporre è qualcun altro. Da storico, io voglio sentire tutti, voglio approfondire e confrontarmi con chiunque e, nel caso, convincere con la dialettica e la ragione il mio antagonista. Da storico ma anche da Assessore. L’ANPI non tollera una conferenza sul tema dei vinti? Ce ne faremo una ragione. E tiriamo avanti. Il nostro Paese, nel dopoguerra, ha attraversato decenni terribili durante i quali ha rischiato di soccombere e di accogliere la nefasta ideologia comunista. La “libertà” conquistata sul campo ci ha offerto in sacrificio al vincitore tra i vincitori, il capitalismo, trasformandoci in una colonia yankee, mentre altri Paesi (più fortunati? Più sfortunati? Questione di opinioni…) hanno dovuto soccombere alla stella vermiglia e al giogo comunista, responsabile di milioni di morti. Sono i vincitori a fare la storia e, aggiungo io, a fare la società in cui si vive. E voglio citare anche io Dario Fo, superbo uomo di cultura da me molto amato, come esempio di potere, tanto da poter attuare il “Soccorso Rosso Miltante” a beneficio, tra gli altri, anche dei terroristi rossi, senza subire alcuna conseguenza. La storia è una, le visioni che si hanno di essa, molteplici. Finché lo “scontro” è dialettico e pacifico non permetterò a nessuno di vietare questa o quella conferenza. Tanto meno all’ANPI. Invito pertanto tutti a partecipare alla conferenza di mercoledì 26 febbraio, ore 16.00, presso la Biblioteca Comunale, dal titolo “La voce dei vinti” a cura di Gianluca Zanella.
Marco Milani