lunedì, Aprile 29, 2024

Coronavirus, parla il governatore Fontana: “In Lombardia ci vuole ancora più rigore”

“Oggi abbiamo avuto una riunione operativa con il team di Bertolaso e con i nostri tecnici e gli assessori per approfondire il discorso ospedale: sono stati costituiti gruppi specifici, ognuno si occupa di una diversa questione”. E’ l’aggiornamento di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, in un punto stampa. “Credo si sia data una notevole accelerazione al tutto, io continuo a essere ottimista. Stiamo aspettando gli ultimi discorsi sul reperimento dei respiratori, speriamo in bene, io sono fiducioso” dice il governatore. Per quanto riguarda i contagi da coronavirus in Lombardia, “ho proiezioni che si discostano poco rispetto a ieri, sono in leggera crescita rispetto a quelli di ieri. Il cambiamento di rotta ci sarà quando inizieranno a mostrare la loro efficacia le misure che sono state applicate. Secondo me dovrebbero iniziare a sentirsi dei cambiamenti da giovedì, lasciamo passare una settimana e due giorni dall’ultima stretta”. “I comportamenti sono cambiati ma non ancora in modo sufficiente – rileva il governatore – Mi lascia perplesso che per uno, due giorni si rispettano rigorosamente le norme e poi diventa tutto un po’ più lasco. Non si può mollare l’attenzione né tornare a una vita normale, dobbiamo essere sempre più rigorosi, la rigorosità va implementata, non bisogna fare i furbi andando a fare la passeggiata senza motivo”. Ed “è giusto quello che dice il sindaco Sala. Milano ha bisogno di ancora più rigore: le dimensioni e tante persone in una zona piccola rischiano di portare a conseguenze gravi, anche io mi associo al sindaco”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è costantemente informato da Fontana sugli sviluppi in Lombardia, non solo sulla decisione di affidarsi a Guido Bertolaso. “Credo che debba essere sempre informato e avvisato di tutte le scelte. Il presidente della Repubblica è molto attento a queste evoluzioni, a far sentire la sua vicinanza e il suo sostegno, è una costante che io lo tenga sempre aggiornato”, spiega il governatore. E’ una giornata di ringraziamenti. Fontana ringrazia in particolare gli imprenditori, tra cui l’ex premier Silvio Berlusconi, che ha donato 10 milioni. Il primo ringraziamento va anche alla Croce Rossa, che ha donato 40 respiratori: “Ci consentono di andare avanti, ieri iniziavamo a essere vicini alla fine dei letti di rianimazione, abbiamo fatto una serie di chiamate con il presidente e questa mattina sono arrivati”. I ringraziamenti vanno agli imprenditori “che si sono mossi nelle ultime ore”: oltre a Berlusconi, Giuseppe Caprotti, la fondazione Invernizzi, la fondazione Veronesi, Allianz e Sapio, “con interventi diretti. Una dimostrazione di grande solidarietà che ci fa sentire più vicini ai cittadini. Ce ne sono altri di cittadini meno famosi, che non hanno la possibilità di fare versamenti milionari ma che nel loro piccolo donano e danno qualcosa: abbiamo avuto offerte da 5 euro a 10 milioni”. “Non serve spendere milioni per un nuovo ospedale” Covid a Milano. “Probabilmente il commissario straordinario Bertolaso non è a conoscenza della presenza di una struttura” già pronta, “che ha tutte le potenzialità per accogliere velocemente nuovi pazienti proprio vicino all’ex zona Fiera”. E’ il vecchio ospedale di Legnano, cittadina una ventina di chilometri a nord-ovest del capoluogo, rimasto praticamente inutilizzato dopo l’attivazione del nuovo nosocomio 10 anni fa. A suggerire l’alternativa – una possibile “soluzione immediata” – è Riccardo Germani, portavoce di Adl Cobas Lombardia e operatore sanitario dell’ospedale di Legnano, in una lettera aperta al governatore Attilio Fontana, all’assessore al Welfare Giulio Gallera, al Dg dell’Asst Milano Ovest Fulvio Adinolfi e a Guido Bertolaso. “Raccolgo la proposta di un gruppo di lavoratrici e lavoratori dell’ospedale e la rendo pubblica – si legge nella missiva – Ci rivolgiamo a quanti in indirizzo, perché in questo momento crediamo che l’aiuto di tutti sia un bene prezioso. Sappiamo che la Regione ha chiesto di coordinare la possibilità di costruire un ospedale per pazienti di Covid 19 a Guido Bertolaso, che sta cercando di allestire, presso i padiglioni della ex Fiera di Milano, nuovi posti letto”. Ebbene, “non vogliamo entrare in polemica sulle vecchie vicissitudini e lo spreco di denaro pubblico della nostra storia sanitaria regionale – precisa il sindacalista – ma sottolineiamo che proprio a Legnano, a poca distanza dalla zona Fiera, esiste il ‘vecchio monoblocco’ e ben due padiglioni realizzati e predisposti 10 anni fa con tutte le attrezzature”. “Essendo una brutta pagina politica di questa Regione – osserva Germani – sembra che pochi si ricordino ciò che oggi potrebbe essere invece una risorsa per garantire immediatamente, centinaia e centinaia di nuovi posti letto. Ci sono camere già attrezzate con predisposizione di ossigeno, una rianimazione, reparti di terapia intensiva che sono chiusi, mentre resta aperto e funzionante in una struttura nuovissima un prezioso laboratorio di analisi”.
Redazione
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