venerdì, Aprile 19, 2024

Coronavirus, è scontro tra le regioni Lazio e Lombardia

E’ scontro tra il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, e la Regione Lazio. Ad accendere la scintilla un’intervista a Radio Padania Libera in cui Fontana dice che “la famosa delibera per ricoverare” pazienti Covid “in luoghi isolati all’interno delle Rsa, come si legge sui giornali, era già stata presa dal Lazio. Credo fosse giusta la sua delibera come credo fosse giusta la mia, ma al governatore del Lazio non si fa nessuna contestazione Cose del genere sono successe in altre regioni ma nessuno si permette di andare a vedere. Le case di riposo non sono un problema italiano, sono un problema europeo”. La replica della Regione Lazio non si è fatta attendere. “Caro Presidente Fontana prima di accusare si informi bene. Ancora una volta la Regione Lazio si trova a smentire una bufala diffusa per infangare il lavoro fatto durante questa emergenza dalla giunta Regionale del Lazio. Alcuni giornali, prendendo spunto da una richiesta di disponibilità fatta alle Rsa del territorio dalla Regione per creare strutture esclusivamente Covid, vorrebbero far credere al lettore che, al pari della Lombardia, il Lazio avrebbe facilitato il contagio nelle residenze dedicate agli anziani. È totalmente falso” si legge in una nota della Regione Lazio. ‘Sarebbe bastata una telefonata, cosa che anche stavolta alcuni giornalisti non hanno fatto, per conoscere la verità. Quell’avviso pubblicato sul sito regionale aveva come obiettivo di individuare quelle Rsa disponibili a diventare centri Covid, ossia luoghi che avrebbero ospitato esclusivamente pazienti contagiati che non necessitavano di ricovero ospedaliero. Questa scelta – si sottolinea – è stata fatta proprio per isolare totalmente i contagiati e contenere la diffusione del virus. Quindi nessuna promiscuità tra positivi e negativi, nessuna facilità nel contagio, nessun caso Lombardia nel Lazio. Anzi l’opposto di quanto sembra essere stato fatto in Lombardia: dividere e ripetiamo dedicare strutture esclusivamente al Covid. Una buona pratica validata dall’Istituto Spallanzani, in piena conformità delle linee guida del ministero della Salute e che porterà ora anche all’apertura a Genzano di una Rsa covid totalmente pubblica proprio per continuare l’azione di divisione dei pazienti”. A intervenire è anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Fontana non si permetta di mistificare, nel Lazio si sono create Rsa esclusivamente Covid – ribadisce – per pazienti positivi che secondo le indicazioni cliniche non necessitano di ricovero ospedaliero. Lunedì ne apriremo una interamente pubblica a Genzano di Roma. Capisco le enormi difficoltà di Fontana, ma dire che la Lombardia è come il Lazio è una mistificazione. Con un tasso di letalità 3 volte superiore e un numero di decessi nelle Rsa 18 volte superiore, secondo i dati dell’Iss, credo che Fontana abbia tanto altro da fare che parlare del Lazio a Radio Padania”. “Dispiace – aggiunge D’Amato – poiché noi abbiamo sempre aiutato ospitando pazienti di Milano, di Brescia, di Bergamo in un grande spirito di unità e oggi prendendoci, su richiesta della Protezione Civile Nazionale, anche i tamponi dalla Valle D’Aosta, lo abbiamo fatto e lo faremo ancora se serve ad aiutare chi è più in difficoltà. Ricordo inoltre che il maggior numero di volontari medici andati nelle regioni del Nord proviene proprio dal Lazio. Capisco la polemica politica, ma guai a smarrire la riconoscenza per il lavoro svolto”.
Redazione
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