giovedì, Marzo 28, 2024

“Ho avuto il Coronavirus, ho vissuto un incubo…”

“Ho avuto il Coronavirus, ho vissuto un incubo…”

Marcello Tondinelli racconta il ricovero ed il ritorno a casa

 

Ho vissuto un incubo, il peggior incubo da quando sono nato… Così Marcello Tondinelli, 35 anni, conosciutissimo a Ladispoli per la sua attività di imprenditore nel settore Ho.re.ca, racconta il contagio da Coronavirus. Ad inizio marzo, Marcello con la famiglia ed alcuni amici di Ladispoli va in settimana bianca in Trentino e proprio mentre è sulle pista da sci, si accorge di avere una leggera tosse, una tosse che lui stesso definisce “strana”. “I telegiornali già iniziavano a parlare con molta insistenza della situazione sanitaria del nord Italia, ma in Trentino ancora la situazione non era precipitata. Paradossalmente in quei giorni era il Lazio ad avere un numero più alto di contagiati. Al mio ritorno, in maniera preventiva ho rispettato tutti i protocolli che quei giorni c erano stati dettati dalle istituzioni comunque, giorno dopo giorno mi rendevo conto che questa tosse andava peggiorando e la cosa che mi ha messo in allarme, dopo aver avvisato il mio medico della situazione mi sono messo in quarantena volontaria durante la quale sono stato monitorato costantemente dal mio medico comunicando 3 volte al giorno i valori fondamentali per monitorare la situazione ovvero saturazione, pressione e temperatura. Dopo circa 2/3 giorni dalla mia quarantena volontaria mi viene una leggera febbre ma niente di che sembrava una semplice influenza…”

E poi?

“Visto che la tosse andava aumentando, su consiglio del medico ho chiamato il 118 e vista la situazione che andava peggiorando mi sono venuti a prendere con l’ambulanza e mi hanno ricoverato al Sant’Andrea. Qui ho vissuto dei giorni terribili…”
Te la senti di raccontarceli?
“Mi hanno ricoverato in una tenda, insieme ad altri 4, 5 malati in una situazione di chiara emergenza, ma in condizioni indicibili, sia per come era allestito il tutto sia per i turni massacranti che venivano fatti dai dottori e dal personale… Ho evitato di mangiare in quei giorni, per evitare di andare in bagno… i bagni chimici erano lì, fuori dalla tenda, ho sofferto il freddo… quello vero, non c’erano coperte e se ne chiedevi ti davano quei teli di plastica che si vedono nei film… ho visto anziani ricoverati vicino a me, evitare di mangiare e bere per lo stesso motivo, piangere per il freddo e per la fame, ho visto l’emergenza sanitaria a cui non eravamo pronti… io per fortuna non sono stato intubato, avevo solo la mascherina con l’ossigeno per contrastare la tosse forte, ma vicino a me c’erano anche persone che stavano in una situazione molto peggiore della mia…”
Sei stato ricoverato solo al Sant’Andrea?
“No, qui mi hanno fatto un primo tampone e dopo essere risultato positivo sono stato trasferito in una altra tenda, e poi dopo 3 giorni al Regina Apostolorum di Albano, in un reparto covid appositamente allestito. Li sembrava di essere in una clinica, potevo telefonare alla famiglia, di certo non potevano venirmi a trovare, ed era tutta una altra realtà ed ho iniziato le cure…. sono stato ricoverato per 10 giorni e curato per una polmonite bilaterale che avevo contratto a causa del virus . Solo dopo aver curato completamente la polmonite è dopo aver fatto il primo tampone di controllo cui sono risultato negativo sono stato portato a casa, a Ladispoli, dove ho osservato un rigido isolamento fino a che non sono arrivati dopo Pasquetta i referti del secondo tampone che avevo fatto il 9 aprile, al quale sono risultato ancora una volta negativo e quindi guarito…”
Ora che è tutto finito, che sei tornato a casa e sei risultato negativo anche al secondo tampone come rivedi questa esperienza terribile, sei andato in settimana bianca con la famiglia per staccare la spina ed invece…
“Mi hanno spiegato i medici che non è certo che abbia preso il virus in Trentino. E’ assurdo ma è così. Non in tutti i soggetti l’incubazione va dai 2 ai 15 giorni, in alcuni ce ne vogliono 30 affinché si manifesti, la mia compagna ad esempio ha avuto una tosse lieve per un paio di giorni, ha fatto i tamponi di controllo con me ed è risultata anche lei negativa… allo stesso tempo è impossibile pensare che non abbia preso il virus, quindi lei probabilmente ha sviluppato subito gli anticorpi e quindi fa parte dei cosiddetti “asintomatici”…..
Ora come stai?
“Mi sento uscito dal peggior incubo della mia vita. Ho 35 anni, un buon spirito di adattamento ma quello che ho visto al pronto soccorso del Sant’Andrea è stato qualcosa di terribile, allucinante. Ora mi dicono che la situazione sia migliorata, anche da un punto di vista organizzativo, sono calati i ricoveri, la situazione è sicuramente migliore di quando sono stato ricoverato io, oltre un mese fa.”
Bentornato a casa!

Redazione
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