giovedì, Marzo 28, 2024

Covid-19: le incognite dei maestri di danza

 

Il contributo di Rita Marozza, Maestra della Scuola DRC Danza presso il Centro sportivo Il Gabbiano

Covid-19: le incognite dei maestri di danza

 

IL MAESTRO DI DANZA: Oggi devi nutrire una passione grande per questo lavoro che sai non ti permetterà di avere giorni di malattia retribuiti, ferie pagate, contributi e pensione, accesso a mutui o sostegno statale. Tuttavia è un lavoro che aiuta gli individui a crescere imparando le regole, il rispetto dell’altro, l’ascolto e l’aiuto reciproco. La danza permette di avere un corpo sano e il suo sviluppo armonico, una mente più brillante e un’anima appagata. Questa disciplina insegna ad ascoltare e a rispettare il prossimo, a condividere lo “spazio” degli altri e insieme agli altri, nutre e accresce la sicurezza e l’autostima migliorando la consapevolezza di sé e contribuisce al benessere psicofisico. Essere un bravo insegnante di Danza presuppone una buona preparazione musicale e culturale. Anni impiegati a studiare anche materie scientifiche: anatomia, fisiologia, biologia, pedagogia, medicina dello sport, tecniche di movimento e anni di aggiornamento per essere un professionista preparato e responsabile… Ma c’è sempre qualcuno che ti tratta come insegnante di “Zompi”. Un insegnate di Danza, come tutti gli altri “educatori” contribuisce alla crescita e allo sviluppo sociale dell’individuo e come tale dovrebbe essere RICONOSCIUTO dalla Società e dalle Istituzioni. Noi Maestri di Danza e Coreografi non siamo tutelati e speriamo vivamente che questo momento di gravissima crisi per il Covid-19 i nostri “amministratori dello Stato” mettano bene a fuoco la condizione degli operatori del nostro settore!!

Redazione
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