sabato, Aprile 20, 2024

Poliziotto ucciso a Napoli, dura presa di posizione della Consap: “Le città deserte divenute un videogioco violento reale per rom e spacciatori”

Vicinanza e dolore per la gravissima perdita, questo il commento del sindacato di polizia Consap dopo la tragedia che ha colpito la polizia ed un fedele servitore dello stato nell’esercizio dei compiti d’istituto.

In questa circostanza, al di là delle sempre in agguato accuse di razzismo – sostiene la Consap – va puntato il dito sull’impunita di fatto di troppi appartenenti all’etnia rom, forti di una normativa inadeguata per punire chi cela artatamente le sue generalità, chi non da contezza dei mezzi di sostentamento , attività lavorativa , non paga tasse , utenze, abbiamo campi nomadi ove non si rispettano le minime prescrizioni ambientali e civiche e ci troviamo oggi nel paradosso che alcuni di loro, criminali incalliti, sfruttano le draconiane restrizioni imposte alla società civile, per delinquere sfruttando la desolazione delle nostre città.

Questo deve diventare un momento di dolore ma anche di profonda riflessione – afferma il segretario generale nazionale della Consap Cesario Bortone  – per dotare normativamente le forze dell’ordine di strumenti nuovi in grado di intervenire con forza per estirpare queste mele marce anche nel contesto di particolari peculiarità etniche, per colpire efficacemente individui che danneggiano anche chi tra questa etnia persegue percorsi onesti di integrazione.

Per certi rom come per tanti spacciatori in tutta Italia questa fase di distanziamento sociale e deserto cittadino sta creando un ambiente ideale per delinquere un videogioco violento reale dove vince chi ha maggior spregio per la vita umana.

Occorre che lo Stato si attrezzi per combattere anche questa pandemia delinquenziale introducendo norme in grado di colpire anche chi non ha generalità certe e vive in un mondo dove vige la legge del più forte, un mondo in cui la pattuglia di polizia è un birillo da abbattere un ostacolo sgradito di un ordine e di una sicurezza pubblica che è per loro un nemico da colpire.

In questi momento ci stringiamo nel dolore alle famiglia ed ai colleghi dell’agente scelto, auguriamo una pronta guarigione al suo partner di pattuglia – conclude Bortone – ma non possiamo accettare che questa tragedia si riduca a 15 persone da “invitare” ad un funerale.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli