domenica, Dicembre 8, 2024

Ieri ripartiti i restauratori di beni culturali

Soddisfazione di CNA: “Premiata l’azione unitaria condotta con le Associazioni Ari e Ori”

 

Il 4 maggio ripartiranno dunque anche i restauratori di beni culturali. Lo ha chiarito poco fa il governo nelle risposte alle domande sulla fase 2: “Sono consentite le attività di restauro finalizzate alla conservazione di opere d’arte quali quadri, affreschi, sculture, mosaici, arazzi, beni archeologici. Tali attività non sono infatti sostanzialmente riducibili a profili ricreativi o artistici di cui al codice Ateco 90.0, essendo invece riconducibili alle attività – assentite nell’allegato 3 del Dcpm 26 aprile 2020 – del restauro di edifici storici e monumentali (41.20), dell’industria del legno (16), di architettura, ingegneria, collaudo e analisi tecniche (71) e alle altre attività professionali, scientifiche e tecniche (74) nonché alle riparazioni di beni mobili (95)”. Soddisfazione è espressa da CNA Artistico e Tradizionale. Il giorno dopo la pubblicazione del decreto, che escludeva i restauratori di beni culturali, inquadrati con il codice Ateco 90.03.02, dall’elenco delle attività alle quali veniva consentita la ripartenza, la CNA aveva chiesto al governo la rettifica dell’allegato del Dcpme l’inserimento delle aziende di conservazione e restauro di beni culturali tra quelle autorizzate a riprendere il lavoro il 4 maggio.“I restauratoriillogicamente assimilati agli operatori dello spettacolo,operano in cantiere o in laboratorio senza alcun contatto con il pubblico, generalmente con un numero ridotto di addetti per ciascuna unità produttiva e con amplissime possibilità di distanziamento sociale. Sono dunque attività con ridotto rischio di trasmissione del virus Covid-19. Un rischio analogo, se non inferiore, a quello dei cantieri edili e certamente minore di quello di molte attività industriali, la cui riapertura è invece consentita dal DPCM”, aveva spiegato CNA, sostenendo che la Commissione tecnico-scientifica aveva commesso un errore di valutazione.  CNA Artistico ringrazia l’Associazione Restauratori Italiani (Ari) e l’Associazione dei Restauratori di Alta Formazione per (Ora) “per l’azione coordinata e congiunta messa in atto per raggiungere questo importante risultato”.

Redazione
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