venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus, il governatore Fontana si auto assolve: “Nessun errore da parte della Regione Lombardia nella gestione dell’emergenza sanitaria”

Nessun errore da parte della Regione Lombardia nella gestione dell’emergenza coronavirus. La mancata istituzione di una zona rossa nei Comuni di Nembro e Alzano Lombardo è stato uno sbaglio “che non può essermi contestato”, afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Nella settimana dal 4 al 7 marzo ci sono state parecchie interlocuzioni con il ministro Speranza e con il presidente del Consiglio Conte. Arrivarono nella Bergamasca anche carabinieri e militari, poi non so cosa sia successo. Invece della zona rossa che noi chiedevano venne creata la zona arancione in tutta la Lombardia”. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, “ha sbagliato” a sostenere che la Regione avrebbe potuto istituirla. “Esiste una valutazione giuridica di Sabino Cassese, che parla di iniziativa nelle mani del governo e quest’impostazione è stata confermata dalla direttiva del ministro dell’Interno ai prefetti”, continua Fontana. Nessun errore neppure nell’ordinanza regionale che chiedeva il trasferimento di pazienti Covid nelle Rsa. “Alla nostra richiesta hanno aderito solo 15 strutture sulle 708 che ci sono in Lombardia. E ormai è noto che i test sul sangue, eseguiti con l’Avis, raccontano come il virus circolasse già a gennaio. In ogni caso, se c’era un protocollo preciso per le Rsa, dove abbiamo sbagliato?”. E alla domanda sul trasferimento al Pio Albergo Trivulzio di persone dimesse dall’ospedale di Sesto San Giovanni Fontana risponde che “il Pat è una grossa struttura e questi degenti sono andati in uno dei tanti reparti”. E sugli errori commessi al Pat Fontana spiega che “delle commissioni regionale e comunale fanno parte ex magistrati come Giovanni Canzio e Gherardo Colombo, aspetto l’esito della loro inchiesta”. Il presidente della Regione afferma di non conoscere il presidente del Pat, Giuseppe Calicchio, “mai parlato, ma malati di Covid non ne sono stati mandati là dalla Regione e lo si potrà accertare”. Le forniture di mascherine, tamponi e reagenti “sono competenza esclusiva dello Stato. Noi abbiamo chiesto dal primo giorno i presidi di sicurezza, il governo ha cercato e non ha trovato”. Nessun errore neppure nell’allestimento dell’ospedale Covid alla Fiera di Milano. “Assolutamente no. La nostra unità di crisi sostenne che serviva trovare una soluzione, avevamo un medico in lacrime che diceva ‘Presto finiranno i posti in terapia intensiva’. È stato realizzato con fondi donati dai privati, abbiamo tutti i rendiconti. Nonostante la Germania abbia sei volte i nostri posti in terapia intensiva, Berlino ha organizzato un ospedale simile. Saranno scemi anche loro?”. Per Fontana non si tratta di un’assoluzione alla gestione della crisi da parte della Regione “ma faccio io una domanda ai critici. Perché la provincia di Piacenza, che fa parte di un’altra regione, ha subito in proporzione danni peggiori dei nostri? Per colpa del loro presidente Bonaccini? O perché Piacenza è vicina a Codogno e all’epicentro della pandemia? Se vado a Varese, Como, Sondrio e Mantova, che sono in Lombardia, trovo pochissimo contagio”.
Redazione
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