martedì, Maggio 14, 2024

Istat: al 31 marzo persi in Italia 239mila posti di lavoro

Al 31 marzo 2020, in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra una diminuzione di 239 mila attivazioni di rapporto di lavoro dipendente (-44 mila a tempo indeterminato e -195 mila a termine). E’ quanto emerge dalla Nota congiunta sulle tendenze dell’occupazione pubblicata da Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal, relativa al primo trimestre dell’anno, caratterizzato a partire dalla fine di febbraio e per tutto il mese di marzo dall’emergenza sanitaria Covid e dal lockdown. Nel rapporto trimestrale sono state calcolate le differenze tra i dati giornalieri cumulati dei primi tre mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. E dopo “una sostanziale stabilità” delle posizioni lavorative dipendenti nei primi due mesi dell’anno 2020, se ne registra “la progressiva perdita” a inizio marzo “fino a circa 220 mila posizioni in meno in confronto alla dinamica dei flussi dei primi tre mesi del 2019”. A pesare sulla riduzione, viene sottolineato, è in misura maggiore la contrazione delle nuove attivazioni cui si somma, con il perdurare dell’emergenza sanitaria, la mancata proroga o rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza nel periodo.
Redazione
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