L’organizzazione si era occupata di trafficare ingenti quantitativi di stupefacente dal Lazio alla Sardegna
Droga nel litorale tra i Comuni di Fiumicino, Ladispoli e Cerveteri. Promotori ed organizzatori di un’associazione che aveva dominato nell’importante piazza di spaccio costituita dai quartieri romani di Monte Mario, Primavalle e Trionfale, con articolazioni che avevano coperto anche le zone di Vallesanta e Boccea. Gli arrestati sono due 58enni che, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti in carcere. I carabinieri del R.O.S. e i militari dell’Arma di stanza in Sardegna i impegnati nella stessa operazione, hanno eseguito alcune misure cautelari in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Roma e sollecitata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Destinatari dei provvedimenti restrittivi due persone coinvolte al vertice di una organizzazione criminale che si era occupata di trafficare ingenti quantitativi di droga dal Lazio alla Sardegna ed in particolare verso le zone a maggiore afflusso turistico come la Costa Smeralda, la Gallura e la Baronia. I Militari del R.O.S. hanno ricostruito minuziosamente l’organigramma del sodalizio criminale che si era avvalso anche della collaborazione di alcune figure minori e che, nel corso delle indagini, erano state arrestate in flagranza per le importazioni dei singoli carichi di droga; le investigazioni, condotte con intercettazioni e pedinamenti, si erano sviluppate maggiormente nella Capitale e sul litorale nord orientale dell’isola. A più riprese erano stati operati diversi sequestri che avevano così consentito il recupero di ingenti quantitativi di stupefacente (circa 10 chili di cocaina ed oltre 5 chili di hashish), di alcune armi da fuoco clandestine (due pistole con il numero di matricola abrasa), nonché di cospicue somme di denaro (diverse migliaia di euro in contanti) e di alcuni locali (luoghi di stoccaggio come garage e cantine riconducibili a persone insospettabili) che erano stati adibiti a basi logistiche da cui organizzare e condurre i diversi traffici illeciti. In alcuni casi i carichi di droga destinati alla Sardegna erano stati affidati a giovani donne o a persone anziane che gli organizzatori avevano ritenuto meno soggetti ai controlli di polizia. In altre occasioni era stato accertato che la droga era stata importata dall’estero tramite i proficui contatti che i due avevano instaurato con omologhe organizzazioni criminali operanti in Montenegro ed in Spagna.
“Esprimiamo grande preoccupazione”
Italia in Comune: “La mafia in città,
la politica alzi livello di attenzione”
“Esprimiamo grande preoccupazione per la notizia di questi giorni inerente il sequestro da parte della DIA su di un patrimonio immobiliare riconducibile ad esponenti mafiosi nel nostro Comune. Non si tratta di un singolo episodio, purtroppo, in quanto già quattro anni fa un’altro sequestro contro una organizzazione camorristica ha allarmato la nostra comunità. Oggi scopriamo essere sbarcata a Ladispoli la mafia. Crediamo che la politica debba alzare il livello di attenzione su eventuali infiltrazioni nel nostro territorio e siamo convinti come già detto altre volte che il dilagare di certi fenomeni come già accaduto ad Ostia, e nella stessa Capitale, sarebbe il vero dramma del nostro territorio. Se la Politica e le Amministrazioni non si dotano di strumenti per arginare tali situazioni, allora, il grande rischio è quello di lasciare la gestione di una Città alle organizzazioni criminali che, avendo grandi disponibilità economiche (capitali da riciclare) sarebbero le uniche risposte anche e soprattutto in un momento di gravi difficoltà economiche come quello presente. Dobbiamo ricordare che le forze dell’ordine e la Magistratura, non possono garantire tutti gli strumenti adeguati laddove Politica e Amministrazioni Comunali non alzano il livello di attenzione dotandosi di strumenti adeguati”. La nota di Italia in comune Ladispoli, Sezione Maurizio Biasetti