
Giulia Maria Crespi aveva 97 anni. Era discendente di una importante famiglia di cotonieri lombardi, proprietari del “Corriere della Sera”. Era Nata a Merate (Lecco) il 6 giugno 1923. E’ stata sposata due volte: con il conte Marco Paravicini, padre dei suoi gemelli Aldo e Luca, morto in un incidente dopo 4 anni di matrimonio, nel 1956; con l’architetto Guglielmo Mozzoni (1915-2014). Due mesi ha perso il figlio Aldo Paravicini, 65 anni, in un tragico incidente avvenuto alle Cascine Orsine, l’azienda agricola di famiglia, a Bereguardo (Pavia): si è schiantato, a causa di un malore, contro uno stabile accanto alle abitazioni dei dipendenti della cascina. Giulia Maria Crespi nel 1960 iniziò ad occuparsi del “Corriere della Sera” ed uscì dal Cda nel 1974. Dal 1965 al 1975 ha svolto una lunga attività in Italia Nostra. Nel 1975, lasciata la gestione editoriale del “Corriere”, con Renato Bazzoni fondò il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) di cui era oggi presidente Onorario. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutta Italia, tra cui dal Presidente Ciampi l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Per Einaudi ha pubblicato l’autobiografia “Il mio filo rosso” (2015). Dopo aver fondato il Fai con Renato Bazzoni, segretario generale fino al 1996, Giulia Maria Crespi ne è stata fino all’ultimo l’anima ispiratrice pur essendo stata affiancata, prima come presidente fino al 2009 e poi come presidente onoraria fino a oggi, da figure via via divenute fondamentali nello sviluppo della Fondazione, come, dal 1985, Marco Magnifico, oggi vicepresidente esecutivo, da Ilaria Borletti Buitoni presidente dal 2010 al 2013, da Angelo Maramai, direttore generale dal 2009, e infine da Andrea Carandini, presidente dal 2013, oltreché da una struttura operativa e di volontariato che ha ormai raggiunto, per dimensioni e professionalità, il livello di una grande impresa culturale no-profit nazionale.