giovedì, Marzo 28, 2024

A Cerveteri Antonio Rezza e Flavia Mastrella con lo spettacolo “7-14-21-28”

A Cerveteri Antonio Rezza

e Flavia Mastrella con

lo spettacolo “7-14-21-28”

Sabato 25 Luglio al Parco della Legnara: costretto a ragionare per sottrazione, l’uomo è improvvisamente migliore!

 

A Cerveteri Antonio Rezza e Flavia Mastrella, fortemente voluti dopo l’enorme successo che il duo conquistò nell’Estate Caerite 2013. Torna il grande teatro indipendente, quello che fa ragionare e allo stesso tempo riesce a divertire. Sabato 25 Luglio, ore 21.30, al Parco della Legnara, nel cuore di Cerveteri (RM). Informazioni e biglietti presso il P.I.T.: 06 99 55 26 37. Ingresso 10 euro, unico evento a pagamento del Luglio Caerite.“7-14-21-28, non è un semplice spettacolo, ma una straordinaria performance fatta di sfumature, di significati, tra amore e libertà di ogni individuo, una spirale di avvenimenti senza inizio né fine, a volte visionarie, al limite dell’onirico” – così Federica Battafarano, l’Assessore alle Politiche culturali e sportive del Comune di Cerveteri che ha scelto gli artisti per dare lustro e spessore al cartellone estivo di Cerveteri. “Abbiamo già quasi venuto tutti i biglietti – ha detto l’Assessore – quindi raccomandiamo a chi non vuole perdere questo spettacolo eccezionale di recarsi al più presto alPunto di Informazione Turisticadi Cerveteri, in Piazza Aldo Moro, o di prenotare telefonicamente”.Civiltà numeriche a confronto. La sconfitta definitiva del significato. Malesseri in doppia cifra che si moltiplicano fino a trasalire: siamo a pochi salti di distanza dalla sottrazione che ci fa sparire. Oscillazioni e tentennamenti in ideogramma mobile. Improvvisamente cessa il legame con il passato: corde, reti e lacci tengono in piedi la situazione. Si gioca alla vita in un ideogramma. Il tratto, tradotto in tre dimensioni, sviluppa volumi triangolari diretti verso l’alto che coesistono con linee orizzontali: ma in verticale si muove solo l’uomo. Qui non si racconta la storiella della buona notte, qui si porge l’altro fianco. Che non è la guancia di chi ha la faccia come il culo sotto. Il fianco non significa se non è trafitto. Con la gola secca e il corpo in avaria si emette un altro suono. Fine delle parole. Inizio della danza macabra.

 

La storia

In un paese allo sbando un Uomo è affascinato dallo spazio che diventa numero. La particella catastale dell’ingegno porta l’essere animato a fondersi con la civiltà numerica al declino. Una donna bianca, vestita di rete e di illusione, rimpiange il tempo degli inizi, quando l’amore è solo affanno e poco ancora. Il non senso civico sfugge a chi governa come bestie questo ammasso di carne alla malora. Si vota con la gola gonfia delle urla di chi ha votato prima, ci si lascia sovrastare dall’istituzione che detta convenzione e cancella dignità. Il sollevatore di pesi solleva se stesso e la famiglia organizzata che sputa fiato su ogni collo alla deriva. Intanto la cultura si finanzia con i soldi del padrone: il servilismo non ha dote. Seduti nell’alto dei cieli ad aspettare il Dio mozzo che ci ha fatto a pezzi. E finalmente i numeri a rendere lo spazio fallace, in balia della cifra che lo schiaccia. Costretto a ragionare non per logica ma per sottrazione, l’uomo è improvvisamente migliore: sotto di lui non c’è la terra che lo seppellirà ma la tabella di uno spazio mai così confuso. Che poi si ride è un problema legato alla mercificazione della pelle macellata. In questo gioco macabro e perverso si affaccia la fiaba allucinata: altro che felici e contenti, qui la nevrosi insegue il capriolo: uno che scappa e l’altro che corre con due gambe che non ne fanno una. Fossimo zoppi faremmo più paura. Biglietti in vendita presso il Punto di Informazione Turistica di Piazza Aldo Moro. Per info: 0699552637. “7-14-21-28” con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista; (mai) scritto da Antonio Rezza; un Habitat di Flavia Mastrella; assistente al la creazione Massimo Camilli; luci e tecnica Daria Grispino; organizzazione generale Stefania Saltarelli. Sito ufficiale:http://www.rezzamastrella.com/

Redazione
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