venerdì, Maggio 3, 2024

Napoli, i sindacati cercano una soluzione per i 420 lavoratori della Whirlpool

Partenza in salita per l’incontro, ancora da remoto, sulla cessione del sito Whirlpool di Napoli e sul futuro dei suoi 420 lavoratori, convocato oggi con Fim Fiom Uilm e Ugl metalmeccanici, azienda, Regioni Campania e Marche, Invitalia e il prefetto di Napoli per fare il punto della situazione. Whirlpool conferma lo stop della produzione dal 31 ottobre prossimo. A ribadire il no a nuove proroghe, secondo quanto riportano fonti presenti all’incontro, l’Ad della multinazionale americana, Luigi La Morgia. Un “declino significativo” causa Covind 19 d’altra parte, quello incassato da Whirlpool nel secondo trimestre dell’anno che il Gruppo non conta di poter recuperare del tutto entro la fine anno: tra aprile e maggio abbiamo perso il 19% della produzione, avrebbe detto ancora La Morgia, che ricorda come per questo da 13 luglio scorso l’azienda abbia messo in campo incentivi aziendali per quei lavoratori che vorrebbero lasciare il lavoro con un incentivo esclusivamente da parte aziendale. Il Gruppo però conferma gli investimenti di lungo periodo previsti dal piano industriale per tutti gli altri siti italiani: 250 milioni tra il 2019 ed il 2021. Una presa di posizione che però viene rispedita al mittente dal ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli che replica: “Questo piano industriale complessiva delle carenze e delle limitazioni eccessive rispetto all’effetto Covid e soprattutto cancella una parte importante del piano industriale (Napoli). In totale quasi 50 milioni di euro sono stati messi a disposizione dal governo e Regione Campania per continuare la produzione a Napoli”. Nell’ultimo incontro Whirlopool aveva già confermato la volontà di chiudere la produzione di elettrodomestici di alta gamma il 31 ottobre prossimo per motivi economici mentre Invitalia aveva conteggiato per il momento solo 9 manifestazioni preliminari di interesse di cui soltanto la metà stavano continuando ad approfondire l’ipotesi di acquisto peraltro senza essere in condizioni di assorbire tutti i lavoratori del sito. Nel frattempo la Prs ,a cui inizialmente Whirlpool aveva pensato di cedere lo stabilimento, ha fatto polemicamente un passo indietro e si è sfilata dalla ‘gara’. Oggi dunque il punto, atteso dai lavoratori ma anche dal territorio.
Redazione
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