sabato, Aprile 20, 2024

Roma, la famiglia di Emanuela Orlandi ha affidato l’incarico per eseguire le analisi su alcuni frammenti ossei repertati nel cimitero Teutonico, all’interno della Città del Vaticano

La famiglia di Emanuela Orlandi ha affidato l’incarico per eseguire le analisi su alcuni frammenti ossei repertati nel cimitero Teutonico, all’interno della Città del Vaticano, un anno fa. I familiari della ragazza scomparsa il 22 giugno di trentasette anni fa hanno deciso di procedere privatamente alle verifiche dei residui ossei selezionati dai loro consulenti, il dottor Giorgio Portera e la dottoressa Laura Donato, a seguito delle attività svolte nel luglio del 2019 presso il cimitero vaticano. Le analisi verranno eseguite presso il laboratorio Toma Lab di Busto Arsizio per la parte genetica, e presso il Cedad dell’Università del Salento per la datazione tramite radiocarbonio. “Portare a termine le analisi sui residui è un atto dovuto – dice all’Adnkronos l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi – perché è necessario fugare ogni dubbio su questa controversa vicenda, nonostante risulti ancora incomprensibile il modo di procedere che è stato stabilito dalle autorità vaticane”. Con un’istanza depositata lo scorso 25 giugno al giudice unico dello Stato della Città del Vaticano la famiglia di Emanuela aveva, infatti, deciso di opporsi all’archiviazione del procedimento relativo al caso dei resti ritrovati presso il cimitero Teutonico annunciando, tra l’altro, di voler procedere a eseguire accertamenti sui frammenti ossei. Un atto in cui l’avvocato Sgrò chiedeva anche di ascoltare il fratello Pietro Orlandi e l’acquisizione della documentazione integrale dell’attività svolta dall’ufficio del Promotore con copia dei filmati dell’attività peritale.
Redazione
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