I sindacati delle Tlc, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil chiedono al premier Giuseppe Conte un tavolo di confronto sulla vicenda della rete unica. “Le scelte che state compiendo in queste ore avranno dei risvolti sul progresso del Paese ma anche sulla tenuta occupazionale di un comparto strategico che, soprattutto in una fase economica quale quella che stiamo attraversando, potrebbe invece candidarsi ad essere volano di sviluppo ed occupazione” scrivono in una lettera congiunta. “Siamo quindi certi che Ella vorrà favorire in tempi rapidissimi un tavolo di confronto con le scriventi organizzazioni sindacali”. E sempre i sindacati si dicono contrari a una rete ‘pubblica’ sul modello Open Fiber e scrivono anche questo nella lettera a Conte. “Occorre un soggetto forte”, osservano, e “questo compito lo può assolvere Tim” con Cdp rafforzata nell’azionariato, mantenendo l’attuale perimetro “attraverso il possesso della maggioranza delle azioni” ma anche “aperta da subito a tutti gli investitori interessati ai quali vanno garantiti poteri speciali” Altre soluzioni, come scissioni, sottolineano i sindacati, non permettono di competere con i colossi di Cina e Usa e “impensieriscono molto sul piano della tenuta occupazionale”. Intanto Tim corre in Borsa a Milano (+3,8% a 0,38 euro) con la prospettiva della rete unica. Il titolo brilla, con le trattative in corso e in attesa del Cda del 31 agosto, ben al di sopra dell’indice principale (+0,2%).