lunedì, Aprile 29, 2024

Necropoli: lo “stop” al Centro di Accoglienzatra luci e ombre… consiglieri fate attenzione

 

“Quando vengono disattese le linee guida europee e ci ritroviamo con un visitor center senza abilitazione all’esercizio a causa di vizi strutturali e senza il collaudo”

 

Riceviamo e pubblichiamo – Quanta fatica sprecata! I consiglieri comunali spero non siano consapevoli che: 1) Piazza Moretti non esiste, e questo imbroglio, ideato da chi ha gestito il progetto “Centro accoglienza turistica e culturale”  va sanato, altrimenti la faccenda NON può avere un lieto fine. 2) i “signori” che hanno diversificato il progetto hanno provocato un grave ed irreparabile danno, infatti, chi  ha ” sborsato” il denaro, cioè la Comunità Europea, pretende che siano state rispettate le linee guida, cosa che non è stata fatta e, cambiare il nome alla struttura da Centro di accoglienza a Visitor Center, non convincerà chi deve effettuare il collaudo. 3) la società che gestiva i servizi aggiuntivi, ha gestito per ben 3 anni  (e non un anno) il Centro di accoglienza/Visitor Center, senza pagare l’occupazione del suolo e/o l’affitto per l’uso del “Visitor Center/ Centro di accoglienza” ovviamente  senza pagare le bollette, sia per il consumo dell’acqua che dell’energia elettrica, la Tassa sull’ immondizia ecc ecc. 4) come Associazione Socialis, molto attenta al sociale ed  alle necessità dei concittadini, con un riguardo particolare alla salute pubblica, in genere, ma di Cerveteri in particolare, viene a chiedere spiegazioni sulla dispersione e smaltimento delle acque nere del VISITOR CENTER, che vanno a finire in pozzetti posti nel terreno di proprietà privata (Particella n. 5) i quali pozzetti  si sono rivelati inefficienti e inadeguati a raccogliere i liquami dei numerosi bimbi delle gite scolastiche alla Necropoli della Banditaccia. Inoltre, non vorrei che nei vecchi servizi igienici all’interno della necropoli, i liquami siano indirizzati per dispersione nel fosso sottostante, senza depurazione e con il conseguente inquinamento delle coste di Cerveteri  e Ladispoli, il che alimenterebbe il disastro ecologico del nostro mare. Aspettiamo delucidazioni in merito esaustive e circostanziate

Emilio Mellone

Associazione Socialis

Redazione
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