mercoledì, Maggio 15, 2024

Coronavirus, parla il professor Franco Locatelli: “Credo che far ripartire la scuola e farla arrivare alla fine dell’anno scolastico nel modo più sicuro sia la priorità assoluta del Paese”

“Credo che far ripartire la scuola e farla arrivare alla fine dell’anno scolastico nel modo più sicuro sia la priorità assoluta del Paese”. Lo ha detto a ‘Buongiorno’, su Sky TG24, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli. “Personalmente considero importanti questi primi giorni – ha agiunto – perché si è ripartiti in maniera efficace. E’ ovvio che ci deve essere una compartecipazione di tutti a questa progettualità”. “Stiamo lavorando in maniera importante per avere tempi rapidi di refertazione dei tamponi” ha spiegato Locatelli. “Si sta già facendo una attenta analisi per definire i criteri che serviranno per mettere in disponibilità questi test antigenici rapidi”. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Cts ha poi assicurato che “i tamponi decisamente ci sono. Ricordiamoci che ieri ne sono stati fatti qualcosa come 100mila. Un numero decisamente alto, l’Italia è il quarto paese al mondo per numero di tamponi realizzati”. “Tutto questo – sottolinea – documenta un’attenzione suprema per l’aspetto di diagnostica dell’infezione da nuovo Coronavirus. Più che i numeri vanno definite le strategie rispetto a un’applicazione più larga dei tamponi. Sono aspetti su cui si sta ragionando, ma i numeri parlano decisamente a favore del nostro Paese. Il tasso di incidenza dell’Italia è tra i più bassi dell’intera Europa. La disponibilità di tamponi ha giocato un ruolo decisamente importante”. “Sono state garantite le disponibilità per un numero assai elevato di vaccini antinfluenzali. Siamo largamente sopra i diciassette milioni e mezzo già a oggi, un numero decisamente incrementato rispetto a quello che era l’uso negli anni passati. Non passi il messaggio fuorviante che sia il Governo centrale che le Regioni non si stiano attrezzando per la vaccinazione antinfluenzale” ha sottolineato Locatelli. Il vaccino può arrivare a novembre? “Mi pare che anche le affermazioni fatte sui media dicono che dobbiamo ancora aspettare i dati che arriveranno dalle prossime analisi dei test effettuati prima di poterci sbilanciare in questa direzione. Sono realista”.  “Più che fare scommesse sui tempi del vaccino vorrei sottolineare che, certo la rapidità è un aspetto importante in una situazione come questa, ma ancora più importanti sono la sicurezza d’uso e l’efficacia. Più che arrivare velocemente è importante arrivare molto bene”.
Redazione
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