venerdì, Maggio 3, 2024

Polifunzionale di Ladispoli, tante le proposte di riutilizzo

 

Lo chiede la lista civica Italia in Comune Ladispoli

“Il comune autorizzi il riutilizzo

come refettorio del Polifunzionale”

 

Anche Italia in Comune punta i riflettori sul Polifunzionale di Ladispoli. E come il Pd chiede il riutilizzo del Teatro Marco Vannini come refettorio per la Corrado Melone. Una struttura, il polifunzionale di via Yvon de Begnac che per Italia in Comune “non idonea per essere chiamata teatro”. “Quest’anno, viste le difficoltà di spazi che il covid ha amplificato, ci sembrava così scontato che il Sindaco rivedesse questa sua posizione di diniego, invece si ostina – hanno detto – ad avere una posizione che sembra sempre più pregiudiziale e non da persona delle istituzioni, dialogante con un’altra istituzione (la scuola)”. Per Italia in Comune il comportamento del primo cittadino è “irresponsabile” e porterà “a un risultato vergognoso: quello di far mangiare i bambini nelle aule senza nessuna necessità reale”. E così, puntando i riflettori proprio sulla funzione di teatro del polifunzionale Italia in Comune chiede di “pubblicare il cartellone delle rappresentazioni teatrali che si terranno nei locali che lui definisce teatro”.

 

 

“Gestione del polifunzionale: continuano

gli errori dell’amministrazione comunale”

 

In questi giorni la nostra cittadina sta discutendo, nei profili social e a mezzo stampa, della sgradevole situazione relativa all’uso del polifunzionale: da una parte non concesso come mensa all’Istituto Corrado Melone (pur in una fase emergenziale dovuta al Covid) e dall’altra lo spostamento delle persone disabili all’interno dello stesso. Aldilà del fatto che l’istituto Corrado Melone si ritrova oggi due aule che due anni fa sono state adibite a mensa e che al momento non hanno i criteri per poter garantire il rispetto dei requisiti affinché la CIR possa adempiere allo sporzionamento in sicurezza, abbiamo pensato di fare cosa gradita ricostruendo per brevi punti la situazione. Ricordiamo alle famiglie che il Polifunzionale era stato realizzato specificatamente come refettorio proprio per le esigenze dell’Istituto Comprensivo Melone: per realizzare la struttura del Polifunzionale fu approvato dal Consiglio Comunale di allora un project financing che prevedeva la costruzione del centro pasti e della mensa con una distribuzione dei costi in una componente F da aggiungere alla componente di gestione G che porta al conteggio totale della retta a carico delle famiglie che accedono al servizio di refezione scolastica; nella delibera della giunta comunale 164 del 21 agosto del 2019 appare che la decisione di destinare quella struttura esclusivamente ad attività teatrali musicali e culturali in genere sia stata compiuta  dalla giunta esecutiva senza spiegarne le motivazioni; questa decisione è stata presa dall’amministrazione senza aver coinvolto il Consiglio Comunale. Infatti la modifica della destinazione di una struttura realizzata con un project non spetta alla Giunta. In più, l’Amministrazione Grando dispone la revoca dello scopo essenziale senza giustificato motivo e la cittadinanza paga per una struttura di cui non usufruisce (è come pagare il casello autostradale e ritrovarsi in una strada statale); la CIR quando nel 2005 stipulò con il Comune la convenzione per la gestione del servizio mensa, si impegnò alla sanificazione dei locali e al loro riassetto con l’applicazione di penali in caso di negligenza. Risulta che i Vigili del Fuoco e l’Asl abbiano mai imposto delle prescrizioni di specie in termini di sicurezza o rispetto a questioni sanitarie che vietino l’utilizzo ad oggi di questo luogo come refettorio? Una battaglia ideologica quella del Comune che non solo ha provocato disagi ad una fetta importante della nostra comunità ma ha speso soldi inutili ricaduti nelle tasche di tutti i cittadini. Inoltre, riteniamo che il polifunzionale Vannini non sia idoneo alle attività del centro diurno, in regime di convivenza con le attività sportive, come già evidenziato dal consigliere comunale Giuseppe Loddo (facendo riferimento al protocollo sottoscritto dalla Regione Lazio e dal Forum del Terzo Settore) che ribadisce la necessità di un confronto con le famiglie, con i servizi socio sanitari, con le cooperative e le associazioni. Ancora una volta per questa Amministrazione i cittadini coinvolti devono limitarsi ad applaudire atti che li penalizzano. Chiediamo, quindi, che il Consiglio Comunale discuta sulla conferma o meno della destinazione iniziale del polifunzionale. Nel caso fosse confermata questa destinazione, chiediamo che dal prezzo della retta dei pasti serviti sia scorporata la componente prevista per il pagamento della struttura. Chiediamo ulteriormente che venga presa in considerazione la proposta di destinare provvisoriamente a centro diurno i locali di via Pisa (utilizzati e destinati originariamente ai servizi sociali). Il nostro Paese in questo momento si trova in uno stato di emergenza socio-sanitaria nel quale si stanno facendo grossissimi sforzi per rendere il più possibile un servizio di normalità ai ragazzi che sono la fascia fragile che ha pagato, dal punto di vista emotivo e di cambiamento di abitudini di vita, il prezzo più alto. Questa Amministrazione fa la voce grossa con i “piccoli” ma quando si deve rapportare con organi istituzionali di rango più elevato evita il confronto facendo circolare notizie non reali.

PD Ladispoli

Redazione
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