Le perdite complessive per la produzione mondiale a causa del coronavirus, rispetto alle previsioni pre-pandemia, saliranno da 11.000 miliardi di dollari nel 2020-2021 a 28.000 miliardi nel periodo 2020-2025. Lo afferma Gita Gopinath, il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, sottolineando che “questa è la crisi peggiore dalla Grande Depressione” e probabilmente lascerà “cicatrici” nel medio termine in quanto il mercato del lavoro impiega tempo per riprendersi e gli investimenti sono trattenuti dall’incertezza. Gli stimoli di bilancio per 12.000 miliardi di dollari decisi a livello globale e le azioni delle banche centrali “hanno salvato vite e prevenuto una catastrofe finanziaria”.
l Fmi migliora le stime per l’Italia per il 2020, ma taglia quelle per il 2021. L’economia è attesa contrarsi quest’anno del 10,6%, in miglioramento di 2,2 punti percentuali rispetto al -12,8% previsto in giugno. Il prossimo anno il pil è previsto crescere del 5,2%, ovvero 1,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime di giugno. Il governo nella Nadef prevede -9% quest’anno e +6% il prossimo.