martedì, Aprile 16, 2024

Operative 500 corse bus in più del ‘Cotral’. Bonus ai ristoratori che acquistano prodotti a km 0

Nostra intervista esclusiva: il consigliere regionale Emiliano Minnucci (PD) approfondisce le azioni concrete della Pisana

 

di Alberto Sava

Per Emiliano Minnucci, 46 anni spostato con Olga e padre di Tommaso e Chiara, la politica e quasi una vocazione. Una vera passione che si fa spazio, prima, tra i banchi del Liceo Classico “T. Mamiani”, per proseguire a “La Sapienza” dove si laurea in” in Giurisprudenza. E lo stesso consigliere che parla del suo impegno per la politica. “Sono sempre stato animato da una sana, sincera e viscerale passione politica che ha caratterizzato il mio costante impegno per il bene comune. Sono stato consigliere comunale dal 1999 e, successivamente, sono stato eletto sindaco di Anguillara Sabazia nel 2004. Nel 2008 vengo eletto in consiglio provinciale di Roma dove, dal 2011, ho ricoperto la carica di capogruppo del Partito Democratico. Il 25 giugno 2014 sono diventato Deputato della Repubblica Italiana e membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della Commissione d’Inchiesta Aldo Moro. Il 18 marzo 2018 sono stato proclamato Consigliere della Regione Lazio eletto nel collegio di Roma e provincia con il Partito Democratico e faccio parte delle seguenti commissioni: Vice Presidente: III Commissione – Vigilanza sul pluralismo dell’informazione; Componente: VI Commissione – Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti; Componente: X Commissione – Urbanistica, politiche abitative, rifiuti”. Un percorso istituzionale di tutto rispetto, partito dal primo naturale passaggio elettorale, essere eletto sindaco: esperienza istituzionale fondamentale e formativa per i successivi passi che oggi lo vedono sugli scranni della Pisana.

Difficile tenere il conto dei dpcm del Governo per il contrasto al Covid. Quali sono gli ultimi provvedimenti regionali nel Lazio per tenere il passo sul fronte della prevenzione sanitaria?

“La situazione è complessivamente molto seria e desta particolare preoccupazione. Il numero di positivi al Covid cresce ovunque in modo esponenziale e le autorità non possono non agire per cercare di contenere e frenare il contagio in attesa che arrivi questo benedetto vaccino su cui si sta lavorando su scala internazionale. Il Lazio oggi è sotto pressione, inutile che ce lo nascondiamo. Più oggi che tre mesi fa. Da qui la scelta di proseguire nel rafforzamento della rete sanitaria Covid, sia sul versante dei tamponi (Drive In, strutture pubbliche, soggetti privati ecc…) che su quello della presa in carico dei positivi da parte delle strutture territoriali ( qui ci sono stati disagi che non vanno nascosti e si fa sempre più pressante la necessità di coinvolgere i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta) e da parte delle strutture ospedaliere: far crescere i posti dedicati e la disponibilità di terapie intensive. Tutto ciò si accompagna a misure restrittive come il blocco della circolazione notturna e la didattica a distanza per scuole superiori ed università”.

Il traporto pubblico resta un serio problema nazionale irrisolto in tempi di Covid. Nel Lazio il Cotral ha già aumentato l’offerta, avete in programma altri miglioramenti per il distanziamento sui mezzi tpl?

“Il trasporto pubblico locale di tipo Urbano è di competenza dei comuni, anche se la regione eroga le risorse. Su questo, da un punto di vista operativo, noi poco possiamo fare. Invece è competenza regionale quello extraurbano, attraverso la convenzione con Ferrovie e, su strada, attraverso l’azione di Cotral. La maggiore possibilità di incrementare il servizio, per ovvie ragioni infrastrutturali, riguarda il trasporto stradale: più pullman in giro a fronte di minore capacità di carico delle persone. Bene, già oggi, rispetto allo scorso anno sono operative 500 corse aggiuntive. Inoltre, è stato pubblicato il bando definitivo rivolto agli operatori dei bus turistici privati, per attingere da questa categoria, oggi praticamente ferma, al fine di affiancare Cotral fino al termine dell’anno scolastico”.

Nei prossimi giorni il consiglio regionale voterà una mozione, espressione di una sua proposta concreta per il turismo del nostro territorio. Può anticipare ai nostri lettori qualche aspetto della sua proposta?

“È vero. Nei prossimi giorni si voterà alla Pisana una mozione, a mio avviso molto importante, a sostegno del comparto turistico della nostra regione e, più nel dettaglio, dell’area a nord della capitale. Per intenderci quella compresa tra la bassa Tuscia e il litorale nord del Lazio. Parliamo di un pezzo di territorio ricco di eccellenze ambientali dall’alto valore storico e archeologico che meritano di essere rilanciate attraverso un sistema di promozione turistica che preveda anche il coinvolgimento della fitta rete di imprese locali che operano nel settore. Per soddisfare questa esigenza, però, è necessario prevedere degli spazi adeguati in cui far convergere domanda e offerta e dar impulso a queste risorse. Davanti a questo quadro e questo obiettivo, ho pensato di presentare una mozione consiliare che impegna il Presidente Zingaretti e la sua Giunta a mettere in campo una serie di iniziative utili a trasformare le strutture di proprietà della Regione Lazio in disuso, come quelli dell’ex opera Nazionale Combattenti, in spazi aperti, gestiti dalla stessa Regione, per consentire ai soggetti impegnati nel settore di avere a disposizione un luogo comune per strutturare una offerta turistica ampia e dettagliata. Questo, peraltro, consentirebbe alla Regione Lazio di diventare un vero attore sul territorio per la sua valorizzazione turistica”.

Bando a KM-0 a favore dei prodotti agricoli del Lazio. Approfondiamo questo recentissimo provvedimento?

“Questa è veramente una iniziativa strategica, che, a mio avviso, dovrà diventare stabile negli anni. Di cosa si tratta? La Regione Lazio ha stanziato 10 milioni di euro per incentivare i ristoratori a comprare prodotti agricoli regionali, in particolare quelli che abbiano una certificazione di qualità. L’incentivo consiste nel vedersi rimborsato il 30% della spesa effettuata. Così il vantaggio è duplice: per il ristoratore e per il produttore agricolo”.

Redazione
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