sabato, Maggio 4, 2024

Si chiude con un’archiviazione l’ultima inchiesta sulla vicenda del “mostro di Firenze”

Si chiude con un’archiviazione l’ultima inchiesta che vedeva indagati un ex legionario di 89 anni e un medico di 88 per gli otto duplici omicidi attribuiti al cosiddetto mostro di Firenze. Il gip fiorentino, Angela Fantechi, ha ritenuto che non ci fossero elementi per sostenere l’accusa, in un processo, contro Giampiero Vigilanti, ex soldato della Legione straniera, e il dottor Francesco Caccamo. Rigettando così l’istanza di opposizione all’archiviazione presentata dall’avvocato Vieri Adriani, il legale che assiste i familiari di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, francesi, ultime due vittime del maniaco: la coppia fu uccisa, 35 anni fa, a Scopeti. La richiesta di opposizione riguardava in particolare la posizione di Vigilanti. Ma il gip ha definito, nel suo provvedimento, le nuove indagini proposte dal legale “inconcludenti e inidonee a condurre a un diverso esito rispetto a quello prospettato”. In particolare, afferma il giudice “viene richiesta l’escussione di testi che hanno già reso dichiarazioni del tutto vaghe e inattendibili senza indicare la forte della loro conoscenza”. Sempre il gip afferma di aver accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Luca Turco perché “allo stato non sono stati acquisiti elementi indiziari che consentano l’esercizio dell’azione penale”, poiché “le nuove indagini scientifiche, svolte in modo serio e approfondito”, non hanno consentito di acquisire elementi per sostenere l’accusa in giudizio nei confronti di Vigilanti e Caccamo”. L’archiviazione dell’inchiesta non pone comunque fine del tutto alle indagini sui delitti attribuiti al mostro. Come sottolineato anche dal gip nell’ordinanza di archiviazione, sono tutt’ora in corso da parte della procura accertamenti in relazione “al recente ed ultimo rinvenimento di una pistola Beretta calibro 22”, lo stesso tipo di arma che le perizie indicano essere stata usata per gli omicidi, trovata a gennaio scorso in una piazzola lungo la superstrada Firenze-Siena. E resta aperto anche un altro filone di indagine, per un presunto depistaggio. E comunque, lo sottolinea lo stesso gip, “l’archiviazione del procedimento non comporta preclusioni di nessun tipo” a una riapertura delle indagini sul maniaco delle coppiette.
Redazione
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