L’Ema “potrebbe dare un’autorizzazione condizionata alla commercializzazione” nell’Ue dei vaccini contro il Covid-19 sviluppati da “Biontech e Moderna” nella “seconda metà di dicembre 2020, se non sorgono problemi”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. Si tratta del “primo passo”, continua von der Leyen, spiegando che le dosi arriverebbero inizialmente in “piccoli numeri”, destinati poi a crescere a mano a mano che procede la produzione. E’ quanto mai importante, insiste, che gli Stati membri “sviluppino dei piani di vaccinazione”, stabilendo per tempo quali sono le categorie che devono essere vaccinate per prime, come “i lavoratori della sanità e gli anziani”. Finora, ricorda von der Leyen, la Commissione ha siglato cinque contratti, con Astrazeneca, Sanofi-Gsk, Johnson & Johnson, Biontech/Pfizer e Curevac. “Continuiamo i negoziati con Moderna e siamo in colloqui con Novavax. Tutti gli Stati membri hanno firmato per comprare gli stessi vaccini e per stare nel nostro portafoglio, cosa che è una buona notizia”. “E’ un portafoglio – continua – di cinque, spero presto sei, tipi di vaccino contro la Covid-19: è importante perché copre quattro tecnologie diverse di produzione e può essere che vaccini diversi funzionino meglio in fasce diverse della popolazione rispetto ad altri. Tutti i vaccini saranno valutati nel modo appropriato, con tutti i dati, prima che li autorizziamo”. “Per noi è molto importante essere in contatto con altre autorità: per esempio, per quanto riguarda Biontech e Moderna, essere in stretta collaborazione con la Fda statunitense. L’Ema ha call giornaliere con la Fda per sincronizzare le valutazioni” in corso sui vaccini.