Beni mobili e immobili per oltre 13 milioni di euro sono stati confiscati dal comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria a Carmelo Sposato, di 46 anni, imprenditore edile, ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta “Sposato-Tallarida” di Taurianova. Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Procura della Dda di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, a conferma di quanto già disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, con cui era già stata applicata la misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni. La figura di Sposato era emersa nell’ambito dell’operazione “Terramara Closed”, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, dal Reparto operativo dei Carabinieri e dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda reggina e conclusa, nel dicembre 2017, con l’arresto di 47 persone, tra cui lo stesso imprenditore, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso. In quel contesto era emersa una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale del nucleo familiare di Sposato. I beni confiscati sono costituiti da compendi societari, beni immobili e rapporti finanziari.