Non accadeva da molti anni che la presentazione della Legge di Bilancio non facesse quasi notizia. È accaduto in questo 2020, un anno oggettivamente peculiare, e non solo per l’emergenza Covid. La pandemia continua ad occupare il centro della scena – mediatica ma anche politica – ed è per questo che sulla manovra economica di fine anno, tradizionale terreno di scontro tra Governo e opposizione, le forze politiche sembrano avere ben poca voglia di litigare, almeno per ora. Certo, siamo ben lontani dal clima di unità nazionale auspicato, senza troppi giri di parole, dal Presidente della Repubblica solo pochi giorni fa. Anche perché i partiti arrivano all’ultimo, importante appuntamento parlamentare dell’anno sfiancati da mesi e mesi di tira e molla tra tentativi di cooperazione e aspre polemiche su praticamente qualunque aspetto della gestione dell’emergenza. Una situazione particolare, ma nella quale alcuni sembrano essersi trovati meglio di altri, come certifica anche questa settimana la nostra Supermedia dei sondaggi. Chi si è trovato male è certamente la Lega, e con essa il suo leader Matteo Salvini. Confinato all’opposizione, e impossibilitato (in tempo di pandemia) a intercettare il “sentiment” degli italiani con i temi a lui più congeniali, il leader del Carroccio guida un partito che è tornato ai suoi livelli di consenso del maggio 2018, prima ancora che si formasse il primo Governo Conte, quello giallo-verde. Il 23,7% di cui è accreditata oggi consente alla Lega di mantenere un vantaggio non indifferente (3,3 punti) sul Partito Democratico, anch’esso in calo (-0,3) ma sempre sopra il 20%, cifra attorno alla quale il partito di Zingaretti “balla” ormai praticamente da inizio anno senza particolari scossoni. Si trova decisamente a suo agio, invece, Fratelli d’Italia, che questa settimana tocca un nuovo record personale (16,2%) e che vede Giorgia Meloni guadagnare consensi personali e imporsi come uno dei leader politici più apprezzati del Paese: dopo il “sorpasso” su Giuseppe Conte, rilevato dal sondaggio EMG di una settimana fa, questa settimana anche il sondaggio di Tecnè fotografa una situazione di parità tra il premier e la leader di FDI: entrambi riceverebbero giudizi positivi da parte del 37,2% degli italiani. Meno rosea la situazione in casa del Movimento 5 Stelle, che all’indomani dei suoi Stati Generali (celebrati, dopo mesi di rinvio, domenica scorsa) si ritrovano ancora al quarto posto con il 15,0%, staccati di 1,2 punti da FDI.