giovedì, Maggio 2, 2024

Ufficio condoni di Santa Marinella, interrogazione dei consiglieri Ricci e Calvo

SANTA MARINELLA – I consiglieri comunali d’opposizione Massimiliano Calvo e Bruno Ricci hanno presentato una interrogazione in merito al servizio ufficio condoni. Tante le considerazioni in premessa: “La delibera di giunta n. 49 del 20 maggio 2020 avente ad oggetto la “riorganizzazione dell’ufficio condono edilizio” che prendeva atto di “…circa 1770 pratiche pendenti” di condono edilizio, – si legge nel documento – ha disposto il da farsi, fissando il termine di mesi 18 per la definizione definitiva delle istanze, mediante rilascio o diniego. Risulta alquanto ottimistica, a nostro modesto avviso, tale previsione di 18 mesi per l’evasione di circa 1.770 pratiche pendenti, alla luce delle procedure Covid, della cronica carenza di personale nel nostro Comune, dell’assenza di personale in sede dovuto allo smart working, dei limiti posti dal dichiarato dissesto, etc… tutti elementi già ben noti alla data della delibera. Il termine “pendenti” mal descrive la situazione rispetto alle pratiche che gli scriventi desiderano definire invece “giacenti”, poiché di queste non è nemmeno stata avviata una disamina di istruttoria, a quanto risulta”. “La determina 364 del 20 ottobre 2020 del responsabile del servizio del settore III ha previsto di ”affidare alla soc. in house S. Marinella Servizi l’erogazione di un supporto tecnico amministrativo di personale qualificato presso l’ufficio condono di Santa Marinella in capo al servizio 3′ dell’Ente”. Ha inoltre stabilito quali figure debbano essere reclutate per tale supporto al servizio (peraltro ad oggi inesistente); ha stimato il tempo di suddetto servizio in numero 6 mesi; ha infine previsto i capitoli da cui prelevare le somme da rimborsare alla SMS per il servizio richiesto. Quasi alla metà di dicembre 2020, essendo quindi trascorsi circa 7 mesi dalla delibera in oggetto, si è ottenuto il risultato di ben una pratica di condono evasa, causando grave danno all’economia cittadina, per i proprietari di immobili, per i tecnici, i notai, i professionisti, le agenzie immobiliari e, non ultimo, un danno per le casse comunali. Infatti il blocco del rilascio delle concessioni comporta pregiudizio per i cittadini proprietari di immobili, sia per la vendita, impossibile senza il rilascio della concessione, sia alla luce delle recenti novità fiscali, per le possibilità offerte dalle detrazioni previste per alcuni interventi di recupero del patrimonio edilizio, i cui iter sono complessi e dove già la burocrazia imperversa; il Comune allo stesso tempo non può incassare alcun tipo di diritti, oneri concessori, oblazioni e sanzioni. Risulta evidente quanto siano errate le previsioni, generiche e prive di ogni fondamento operativo, inserite nel testo sia della delibera della Giunta che della determina n. 364 del 20.10.2020. Lo stesso servizio gestito precedentemente dal settore IV, pur in estrema carenza di forza lavoro, fino alla data della delibera in oggetto, in poco più di 4 mesi dall’inizio del 2020, nonostante tutte le difficoltà legate alla pandemia ed allo smart working, aveva comunque istruito ed evaso un buon numero di pratiche, • circa 40. Molte di più invece ne aveva evase nell’anno 2019, e quindi nessun vantaggio la città ha ottenuto nella gestione delle pratiche di condono con questa scelta a dir poco avventata della Giunta nel maggio di quest’anno, anzi ha creato un disservizio sempre maggiore. Il desolante risultato comprova l’irrimediabile fallimento dell’iniziativa, con danno per omissione e con responsabilità erariale, non potendosi escludere anche ulteriori responsabilità. Riteniamo fondamentali per una programmazione efficace, una seria progettualità di lavoro, che avrebbe potuto benissimo essere affrontata anche in sede di Commissione consiliare competente o in Conferenza Capigruppo. Coinvolgere tutte le forze politiche per indirizzare, con suggerimenti, consigli e più solidi criteri, una attività condivisa verso il raggiungimento dell’obiettivo. Con un calcolo grossolano la suddetta giacenza di pratiche in fase prevede una attività lavorativa di circa tre anni per minimo due/tre funzionari. Tempi che vedono il Comune in colpevole ritardo. Si necessita di un crono programma serio, obiettivo, e, come sempre ci auspichiamo, condiviso, per uscire da questa pesante situazione. La società “in house” è un soggetto di diritto pubblico, è incontrovertibile il fine pubblico che si persegue, così come il rapporto di gerarchia con il Comune ed il finanziamento pubblico per il suo funzionamento. Il Segretario Generale è figura responsabile della legalità di tutti gli atti prodotti dal Comune”. I due consiglieri d’opposizione pertanto chiedono al sindaco Tidei se sia stato richiesto il parere, in ordine alla regolarità tecnico-finanziaria della determina, al responsabile del servizio ragioneria. “Qualora le determine comportino riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria e/o sul patrimonio dell’ente, è necessario il parere preventivo del responsabile della ragioneria”. Chiedono anche “perchè non sia stata coinvolta la Conferenza dei Capigruppo: risulta difficile accettare che le rilevanti conseguenze negative derivanti dai contenuti di tale suddetta delibera siano state adottate da una Giunta che ha evitato il confronto dove avrebbe potuto ricevere idee e suggerimenti per produrre un provvedimento migliore; non ha invece avuto la volontà di cercare la condivisione con il vantaggio di una maggior garanzia di rappresentatività, magari discutendone in Conferenza capigruppo. Ora dei vergognosi risultati ottenuti l’Amministrazione se ne prenda l’esclusiva responsabilità”. Gli esponenti dell’opposizione chiedono anche se esistesse un cronoprogramma al momento della delibera di giunta 49 ed in caso di risposta affermativa “perché non è stato messo in atto? Come si sono documentati preventivamente e calcolati il numero degli operatori e l’entità del lavoro ed in base a questi come si siano preventivati i tempi di evasione di tutte le pratiche in attesa risoluzione, vista che ad oggi, in 7 mesi sui 18 previsti dalla delibera il risultato è stato praticamente zero? Il progetto auspicato dalla giunta per la definizione delle istanze ancora pendenti è stato presentato e approvato in 7 mesi, sui 18 previsti dalla delibera, il risultato è stato praticamente zero? Il progetto auspicato dalla Giunta per la definizione delle istanze ancora pendenti e con apposito interpello del personale interessato dei settori III e IV come recita il testo della delibera n. 49 del 20.05.2020? I consiglieri chiedono anche come sia possibile che la determina n. 364 del 20.10.2020 preveda 6 mesi per l’inquadramento/contratto di prestazione del personale da reclutare da parte della società municipalizzata; se il reclutamento del personale specializzato si intenda davvero affidarlo alla soc. in house S. Marinella Servizi srl e se sono previste modalità di evidenza pubblica con cui procedere. Se nella determina n. 364 del 20.20.2020 vi siano voci di capitoli di spesa – a fronte delle somme da rimborsare alla SMS per l’offerta del servizio richiesto – che abbiano destinazione vincolata e quindi inutilizzabili per sostenere i costi della SMS. E se la Giunta, nelle more di questo difficile e confuso periodo, non abbia ritenuto opportuno richiedere al Segretario Generale il parere di legittimità e correttezza prima dell’approvazione della Delibera e se la stessa Giunta non abbia ritenuto opportuno, alla luce dei contenuti e dei risultati, far verificare al Segretario Generale anche la legittimità e la correttezza della suddetta determina numero 364 del 20.20.2020”
Redazione
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