Un traffico di carburante che avveniva tramite camion cisterna senza insegne nella provincia di Viterbo è stato smascherato da un’indagine dell’Agenzia delle Dogane di Civitavecchia. Gli orari inusuali, l’assenza di insegne e la presenza di fornitori non riconducibili al settore dei prodotti energetici avevano sollevato dei sospetti. I distributori di carburanti forniti, poi, appartenevano tutti a un’unica rete commerciale. Inoltre, a complicare ulteriormente il quadro criminoso è stata la presenza di un ulteriore soggetto, chiamato in gergo “buffer”, previsto per allungare artificiosamente la catena di vendita e rendere occulta l’attività criminosa alle spalle della vicenda. A carico della società intermediaria sono state constatate violazioni per circa 1,8 milioni di euro per il solo anno di controllo 2018.