giovedì, Aprile 18, 2024

Ibrahima Gueye, la rivelazione de “La vita davanti a se”, premiato in Consiglio a Ladispoli

“Una giovane rivelazione in grado di tener testa alla Loren, merita di meglio.” Così gli addetti ai lavori hanno definito Ibrahima Gueye, il giovanissimo attore premiato lo scorso 22 dicembre dal sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, per il ruolo di Momo, il coprotagonista de “La vita davanti a se”, il film prodotto da Edoardo Ponti, che ha riportato sul grande schermo la Sofia nazionale. Il film, pensato per le sale cinematografiche però, vista l’emergenza Covid, è approdato per il momento solo su Netflix dove ha spopolato. Successo che non è sfuggito al primo cittadino di Ladispoli che ha voluto incontrare in apertura di consiglio comunale il giovanissimo concittadino per complimentarsi con lui e consegnargli a nome della Città una targa di ringraziamento. Ibrahima è arrivato nell’aula Ceraolo accompagnato dai genitori che ovviamente sono fieri di lui, giovane attore con un debutto importantissimo, nonostante non abbia frequentato alcuna scuola di recitazione. Quello che si vede nel film è tutta spontaneità. Grande attenzione all’emergente Ibrahima l’ha riservata anche www.nuoveradici.world che lo definisce: “Ibrahima Gueye, la rivelazione Ma il personaggio, e ancor prima l’attore, rivelazione del film è proprio il protagonista: Momo, interpretato da Ibrahima Gueye. Sarà il nome da fuoriclasse, ma se questo è il suo esordio, sentiremo ancora parlare di lui: di lui si sa poco, tranne che è in Italia da soli cinque anni e che non ha nessuna esperienza di recitazione alle spalle, eppure sa esattamente come bucare lo schermo. Meglio ancora, al fianco di un caposaldo del cinema italiano come la Loren, non solo è ben presente, ma insieme i due creano una perfetta alchimia di sguardi e di gesti. Tanto, ma non abbastanza. Nonostante un incredibile cast, il film riesce a commuovere lo spettatore, ma non tanto per la trama che non esce dai binari degli stereotipi quanto per il sincero affiatamento che si percepisce tra gli attori. La speranza è quindi vedere nuovamente Ibrahima Gueye sugli schermi, possibilmente in ruoli meno scontati, che per una volta si allontanino dalla retorica sul disgraziato ragazzino nero, immigrato, che cambia vita grazie all’incontro con una donna bianca. Una giovane rivelazione in grado di tener testa alla Loren, merita di meglio.”
Redazione
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