venerdì, Novembre 1, 2024

Coronavirus: i docenti delle scuole di Roma Est chiedono di riconsiderare le modalità ed i tempi di riapertura delle scuole superiori

I docenti delle scuole di Roma Est chiedono di riconsiderare le modalità ed i tempi di riapertura delle scuole superiori. In un documento firmato da 550 insegnanti di scuole ubicate alla “frontiera” del raccordo anulare e che raccolgono un bacino di utenza prevalentemente distribuito verso le periferie, questi prof ritengono che la decisione presa dalla Prefettura di Roma risulti – nei fatti − “priva della necessaria e approfondita analisi circa le condizioni reali in cui si svolge l’attività didattica sul territorio. Una visione accentratrice e burocratica dell’insegnamento non fa mai bene alla scuola”. A nostro parere – scrivono i docenti – non emerge in alcun modo che gli estensori del piano per la riapertura in presenza per il 7 gennaio si siano interrogati seriamente su quale sia la questione principale: la finalità dell’Istituzione Scolastica. La Scuola non serve ad alimentare puri e semplici processi di “socializzazione”, ma ad attivare processi complessi, educativi e cognitivi, che hanno come parte integrante la trasmissione di conoscenze specifiche di carattere culturale. L’insieme di questi processi è guidato dall’esistenza di contenuti disciplinari di cui i docenti sono mediatori e organizzatori”.
“Nessuno degli estensori del piano per la riapertura in presenza per il 7 gennaio sembrerebbe considerare le inestricabili difficoltà didattiche che la decisione della riapertura con modalità imposte dall’alto genererà inevitabilmente”, si legge tra nel documento, in cui si evidenziano tra l’altro la difficoltà nel riformulare continuamente le strategie d’insegnamento, l’impossibilità di proseguire i percorsi per l’alternanza scuola-lavoro, il rischio che gli apprendimenti vengano compromessi, terminando l’orario di scuola, in alcuni casi, alle 16.
Redazione
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