“Da febbraio inizieremo a vaccinare le persone con più di 80 anni”. Lo ha annunciato il commissario Domenico Arcuri in una conferenza stampa per fare il punto sulle misure per l’emergenza Covid. Arcuri ha rivendicato che rispetto alla popolazione “siamo il primo Paese in Europa per numero di vaccinati”. “In una settimana – ha sottolineato- sono state 339.223 le persone vaccinate. Impreparati? Grazie a Dio i numeri sono difficili da confutare. Siamo molto più preparati di altri”. Quanto ai contagi Arcuri ha sottolineato che “la ripresa non ancora drammatica ma preoccupante dell’Rt è in atto. Ho messo nel cassetto il congelamento della curva ma spero di ritirarlo fuori la prossima settimana quando si dovrebbero vedere gli effetti delle misure di Natale”. Ma i morti, ammette, “continuano a essere troppi. I nostri concittadini che non ci sono più a causa del Coronavirus dall’inizio della pandemia abbiamo sono 77.291”. Per questo “l’obiettivo è di vaccinare tutti entro l’autunno”. ”Abbiamo iniziato per bene questa lunga traversata che ci porterà fuori da questa tragedia”. Ma “per raggiungere questo obiettivo servono tre componenti: dosi sufficienti di vaccino, un piano logistico e organizzativo per portare dosi nel minor tempo in un numero massimo di luoghi del nostro Paese e serve un insieme di donne e uomini capaci di somministrare queste dosi nel tempo più breve possibile al massimo numero di italiani. Servono vaccini, un piano ed essere capaci di somministrarlo”. ”Oggi anche Aifa ha autorizzato l’immissione in commercio del vaccino di Moderna. E’ una buona notizia, abbiamo fatto il tifo perché – ha scherzato Arcuri – la Befana ci portasse nella calza il vaccino di Moderna. Aspettiamo con ansia gli altri”. ”Fino ad oggi abbiamo inviato 919.425 vaccini nei 293 punti di somministrazione su tutto il territorio. Per questa prima fase ci siamo dati l’obiettivo di somministrarne almeno 65-67mila al giorno, ci stiamo riuscendo e stiamo superando questo obiettivo”. Ritardi? ”Non siamo in ritardo sui vaccini visto che siamo il primo paese in Europa. Dopo una partenza asimmetrica delle Regioni nei primi tre giorni, sembra che questa asimmetria si vada progressivamente riducendo, se non azzerando”.