mercoledì, Maggio 15, 2024

Crisi di governo, il premier Conte “a caccia dei costruttori” per sventare l’offensiva di Renzi

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso la sua intenzione di andare al più presto in Parlamento per “l’indispensabile chiarimento politico”, mediante comunicazioni, sulla crisi in atto provocata dallo strappo di Renzi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal quale il premier era andato nel pomeriggio, “ha preso atto – si legge in un comunicato del Quirinale – degli intendimenti così manifestati dal presidente del Consiglio”.  E, sempre in un comunicato del Colle, si legge che il presidente della Repubblica “ha firmato il decreto con il quale, su proposta del presidente del Consiglio, vengono accettate le dimissioni rassegnate dalla senatrice Teresa Bellanova dalla carica di ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali – il relativo interim è stato assunto dal presidente del Consiglio – dalla prof. Elena Bonetti dalla carica di ministro senza portafoglio e dell’on. Ivan Scalfarotto”. Conte terrà comunicazioni nell’Aula della Camera lunedì. L’orario sarà definito dal presidente Fico dopo essersi consultato con la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Emerge dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. “Noi siamo stati molto chiari, chi stacca la spina, chi mette in difficoltà il governo non è più un interlocutore, e questa situazione di instabilità sta danneggiando l’Italia anche davanti alla comunità internazionale”. Lo afferma Luigi Di Maio al Tg1, rispondendo alla domanda se ci siano ancora margini per ricucire con Matteo Renzi. “Se io sto fuori? Io sto fuori. Se loro hanno i numeri, questa è la democrazia parlamentare che vince. Tanto di cappello. Ma se i numeri non ce l’hanno si andrà al Quirinale e si farà un altro governo”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Iv, a Dritto e rovescio, su Rete 4.
FRONDA NEL M5S
Dal ritorno della didattica in presenza al No al Mes, passando per la rinuncia dei fondi a prestito previsti dal Recovery (con contestuale emissione di titoli italiani a copertura) e per il rafforzamento del sistema dei crediti fiscali, fino alla creazione della partita Iva di Cittadinanza e dell’Impresa di cittadinanza, esenti da tasse e burocrazia. E poi, un piano di servizi ambientale e completa riorganizzazione del servizio sanitario. Sono 7 punti che un gruppo di 13 parlamentari del M5s (tra cui 5 senatori) ha presentato in assemblea, chiedendo di inserirli nel contratto di legislatura per poter sostenere il prossimo governo. Procedere velocemente alla votazione per la leadership del M5s, come richiesto dallo Statuto del Movimento. Lo chiede il gruppo di 13 parlamentari del M5s, di cui 5 senatori, che ha presentato in assemblea congiunta un documento in cui si chiede, tra l’altro, di ripristinare il rispetto dello Statuto M5s che ne racchiude principi e valori. Nel documento, si apprende, si chiede anche un cambio di passo nella gestione del M5s con il superamento della gestione verticistica e il ritorno di una centralità del lavoro parlamentare. Nel mirino anche alcuni componenti pentastellati del governo, criticati sulla loro capacità di incidenza.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli