venerdì, Marzo 29, 2024

Casa del Popolo di Ladispoli: Cento anni fa la fondazione del Partito Comunista Italiano

Riceviamo e pubblichiamo – “Giovedì 21 gennaio 2021 cade il centesimo anniversario della fondazione del Partito Comunista Italiano. Al di là della indubbia importanza storica dell’avvenimento, il fatto riveste una attualissima importanza politica. Cento anni fa, a Livorno, la minoranza comunista, guidata da Gramsci, Bordiga, Terracini ed altri, al canto dell’Internazionale, lasciava il teatro Goldoni, dove era in corso il congresso del Partito Socialista Italiano e si portava presso il Teatro San Marco, ove veniva fondato il nuovo partito. La ragione storica di quella scelta (checché ne dicano tanti “Soloni” attuali che vedono in quella scelta l’origine di tutti i mali che affliggono oggi la sinistra italiana), è stata in toto confermata da ciò che è accaduto dopo, con il P.C.I. che diventava nel corso degli anni, nonostante la terribile repressione fascista un partito di massa, ramificato e parte integrante e decisiva della vita e della storia del nostro paese. Un partito che era chiaramente identificato come il partito delle classi lavoratrici, delle idee di progresso, di democrazia. Attore principale della Resistenza antifascista, della trasformazione dell’Italia da monarchia a Repubblica democratica e parlamentare. Un partito protagonista delle battaglie di civiltà e per i diritti individuali e collettivi. Un partito comunista, unico nel mondo occidentale ed industrializzato a diventare partito di maggioranza relativa con punte di 12 milioni di voti e oltre un milione e mezzo di iscritti. E la prova storica della giustezza di quella scelta di 100 anni fa è data proprio dagli avvenimenti politici degli ultimi 30 anni, con il disastro che ha mostrato la cosiddetta sinistra “post-ideologica”, tanto cara a molti maestri di pensiero odierni e soprattutto a tanti esponenti del grande capitale finanziario. Anche ciò che sta accadendo in questi giorni, con l’instabilità politica, ancor più grave in questi giorni di crisi sanitaria, sociale ed economica è figlio delle sciagurate scelte che hanno portato alla cancellazione di quella eredità. Settori sempre più ampi di popolo e di classe lavoratrice, donne, giovani non avendo più un punto di riferimento forte e sicuro, si sono rivolti ad improbabili sirene populiste a leader improvvisati ed impresentabili di destra di centro e di “sinistra”, hanno seguito le sirene del personalismo della politica, della guerra tra poveri che non desse fastidio alle classi ed ai centri di potere economico. Paradossalmente, proprio quando il pensiero dominante celebra la “fine della storia” dei comunisti in Italia, è sotto gli occhi di tutti la necessità di una presenza comunista nella politica e nelle rappresentanze parlamentari e locali, come saldo ancoraggio democratico a principi di progresso e reale cambiamento. Questa iniziativa, della Casa del Popolo di Ladispoli, con una diretta facebook ed un simbolico brindisi a distanza, vuole essere proprio un momento comune di riflessione e ragionamento su come tutti e tutte quelli/e che guardano a questa prospettiva in forme sicuramente nuove, da decidere insieme, possano tornare a proporre una proposta politica più che mai indispensabile nel momento attuale”. I comunisti e le comuniste della Casa del Popolo di Ladispoli
Redazione
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