Riceviamo e pubblichiamo – Mi trovo nuovamente a redigere questa lettera, con un senso di tristezza, in quanto un cittadino per segnalare un problema, ed eventualmente la risoluzione dello stesso deve farlo attraverso “la Voce” di un quotidiano. Ho avuto modo di leggere la soddisfazione espressa dell’Assessora alle Politiche Ambientali, Elena Gubetti, la quale esaltava i risultati raggiunti con le foto-trappole e le sanzioni irrogate giustamente nei confronti di quelle persone che abbandonano i rifiuti. E su questo concetto sono pienamente d’accordo. Però sulla base di quanto sopra rappresentato le chiedo come fanno a collimare l’attività preventiva- repressiva con l’installazione delle foto-trappole, con quella della rimozione dei contenitori di abiti usati, e di alcuni contenitori di olio esausto in quanto utilizzati come discarica. Per cui allo stato attuale i cittadini per smaltire gli indumenti usati devono recarsi presso l’isola ecologica di via Settevene Palo. Si resta in attesa alla presente di un cortese cenno di riscontro, unitamente alle delucidazioni richieste, attraverso questo quotidiano e pubblicate in data 30 gennaio c..a. pertinente all’annoso problema dei rifiuti.
Tintori Giorgio
