giovedì, Maggio 2, 2024

Santa Marinella, oche uccise e abbandonate in buste

Sono stati i volontari di Nature Education ad effettuare la drammatica scoperta durante una delle giornate di pulizia effettuate a Santa Marinella. I volontari hanno rinvenuto una busta contenente tre esemplari di oca selvatica con evidenti ferite da fucile. “A livello globale – spiegano – la caccia oggi rappresenta più un’attività indispensabile, fatta eccezione per poche società rimaste che basano su di essa gran parte del loro sostentamento”. “Non ci dilunghiamo i motivi per cui essere favorevoli o meno a questa attività ricreativa, ma è importante sapere che oltre agli effetti diretti sulla fauna selvatica, la caccia, reca danni anche all’ambiente, basta pensare alle migliaia di cartucce che si possono trovare facendo una camminata all’aria aperta, ma ha anche un ruolo fondamentale nella gestione della fauna selvatica, quando ad esempio il numero di una popolazione di una specie supera di gran lunga la capacità di sostentamento di quel dato ambiente”. Tornando poi al macabro ritrovamento, la cosa che più ha stupito i volontari è l’aver ritrovato la busta. “Nonostante siano state uccise, probabilmente da colpi di arma da fuoco”, le oche sono state lasciate lì. “Allora perché ucciderle?”, si chiedono i volontari. “Non sapremo mai il motivo di tale atto e non vogliamo scendere a conclusioni affrettate, ci piacerebbe che tutti quelli che sono autorizzati a cacciare lo facciano in maniera giudiziosa, anche e soprattutto su cosa poter cacciare e quando”. Intanto i volontari hanno anche lanciato un nuovo appuntamento con la natura: sabato 13 febbraio alle 10.15 all’entrata del Porto di Santa Marinella per poter pulire tutti insieme la Riserva Naturale di Macchiatonda.
Redazione
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