sabato, Maggio 4, 2024

Verso le amministrative: dalla protesta alle proposte

di Alberto Sava
Da qualche tempo si infittiscono le voci, un po’ vere ed un po’ false, di manovre di avvicinamento alle prossime amministrative. Le notizie più ricorrenti riguardano i protagonisti della maggioranza uscente in cerca di una ricollocazione e molti di loro calano sul piatto elettorale vecchie doti di passati consensi. La forza del pallottoliere è l’arma che pochissimi ancora hanno ed in troppi millantano. Parlando di numeri, a Cerveteri il potere e nella mani di pochi, che decidono per molti: passano gli anni, cambiamo le generazioni ma i cognomi sono sempre gli stessi. Il potere locale è nelle mani di un numero chiuso e da sempre a piazza Risorgimento si decide per tutti, ma il respiro delle scelte non è mai andato oltre Madonna dei Canneti. Respiro ancora più corto per chi. con ambizioni politiche e di potere, ha guardato ai palazzi romani e non è mai andato oltre il parcheggio di piazza Aldo Moro. Intorno schiere di questuanti illusi girano a vuoto tra municipio e Granarone. Le nuove elezioni sono dietro l’angolo, ma nessuno ancora parla di prospettive. Dopo due mandati, sarà difficile rimpiangere la maggioranza di Alessio Pascucci. Dieci anni di ‘fuffa’ hanno creato problemi che richiedono decenni per recuperarli. Tra i vulnus più gravi, lo macchina amministrativa abbandonata a se stessa: sottorganico, zero turn over, zero training on job, digitalizzazione inadeguata, concentrazione di aree in mani di pochi, metabolismo sindacale ai minimi termini etc. etc. Per comprendere i ritardi gestionali a cui è inchiodato il Comune di Cerveteri basta dire che la vicina Ladispoli, Comune nato solo nel 1970, ha già consumato tutta la cubatura edificabile e ha necessità di espandersi oltre i suoi attuali confini. Sapevate che a Ladispoli da tempo si demoliscono costruzioni basse per sostituirle con edifici nuovi più alti? Di contro Cerveteri ha immense praterie di territori vergini. Bisogna partire da questo assetto territoriale per comprendere quale visione devono avere gli amministratori locali disposti a guardare avanti. Le aree sono solo un aspetto della visione della Cerveteri del futuro. Sviluppo e crescita impongono più servizi e costi oggi intollerabili per i singoli Comuni. I consorzi intermunicipali sono la strada per avere più servizi e meno costi. Progetti sovraccomunali, unica via per le Amministrazioni per ottenere più fondi dalla Regione e dallo Stato per assicurare un’equa qualità di vita comune ai cittadini delle singole municipalità. La lista della spesa delle cose da fare per la ripartenza ceretana è varia e lunghissima, ma il punto di partenza è unico: un cambio di passa culturale nella gestione amministrativa. Facile a dirsi e difficile a farsi. Ma è a questo che le forze di minoranza devono guardare: i tempi dell’opposizione in aula sono finiti è l’ora delle proposte tra la gente per il cambiamento.
Redazione
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