giovedì, Aprile 25, 2024

Distretto Socio Sanitario Ladispoli-Cerveteri, le associazioni vogliono risposte

“Le Associazioni e i familiari dei disabili di Ladispoli e Cerveteri sono ancora in attesa di avere risposte certe alle loro richieste dall’Ufficio di Piano del Distretto Sociosanitario, di cui Cerveteri è Comune capofila. Il Sindaco Pascucci solo due settimane fa si è scusato per le inadempienze manifestate dall’Ufficio di Piano e dalla struttura amministrativa. ma le scuse servono a poco. Ora, a distanza di quasi due anni dalla manifestazione tenutasi a Ladispoli il 27 giugno 2019, a seguito dei tagli all’assistenza domiciliare comunale, cui seguì la riunione del 3 luglio 2019 a Cerveteri, tenutasi nella Sala Ruspoli, durante la quale emersero le deficienze dell’Ufficio di Piano, possiamo affermare che non è cambiato quasi nulla. Proprio in quella riunione il Sindaco di Cerveteri avrebbe dovuto rendersi conto che qualcosa non andava in quell’Ufficio, cui era responsabile come Primo Cittadino. Pascucci venne messo al corrente delle problematiche, dei ritardi, delle inefficienze dell’Ufficio di Piano e anche allora cercò di difendere l’indifendibile. Le problematiche e i ritardi segnalati in quel torrido pomeriggio del 2019, per quanto riguarda la disabilità, non sono cambiati: aggiornamento e pubblicazione graduatorie per la disabilità grave e contributo di cura e caregiver; centro diurno per disabilità ad alta complessità; soggiorni estivi cofinanziati dalla Asl; riordino del servizio di assistenza domiciliare; attivazione del progetto “Homecare Premium” dell’Inps/Inpdap; attivazione progetti per il durante / dopo di Noi, legge 112/2016; attivazione di progetti per inserimento lavorativo persone svantaggiate, borse lavoro etc.; creazione di un Consorzio distrettuale per la gestione dei servizi sociali di Ladispoli e Cerveteri, come previsto dalla L.R. 11/2016, che vuole una sola cabina di regia, chiamata Distretto Sociale; costituzione di una Unità valutativa Multidimensionale (Distretto Sociale/ASL) stabile, per la stesura per ciascun disabile del Progetto di vita ( art.14 L.328/2000). Nonostante la pressione nostra e della Rete Sociale, che abbiamo contribuito a creare, a tutt’oggi, a parte le scuse pubbliche tardive del Primo cittadino di Cerveteri, non abbiamo avuto alcuna risposta scritta e neppure una convocazione. La gravissima situazione sanitaria ha messo in luce, semmai ve ne fosse bisogno, l’importanza del lavoro di rete tra gli uffici comunali, distrettuali e sanitari. Non possiamo più accettare la lamentela, relativa alla carenza di personale, in quanto nei cospicui fondi giacenti nelle casse del Comune di Cerveteri, erano previste assunzioni di cui non abbiamo saputo più nulla. Comunque sia, tutto questo non giustifica i così gravi ritardi e le inadempienze, che portano alla perdita di fondi preziosi. Questo Distretto è composto da soli due Comuni e dovrebbe avere una maggiore capacità di intervento, ma assistiamo ancora al rimpallo delle responsabilità. Ricordiamo a tutta questa brava gente, che i loro disservizi sono causa di gravi conseguenze per i loro cittadini più fragili e le loro famiglie. Ricordiamo che i nostri diritti sono sanciti dalla Costituzione e che abbiamo offerto a questi signori la nostra collaborazione per una buona co-progettazione, ma questo non li esime e non li giustifica per i Disservizi gravissimi di cui è colpevole questo Distretto. Forse è venuto il tempo di alzare la voce, di fare più rumore per diradare la nebbia che non ci consente di vedere luce su questi nostri diritti calpestati”. Così in una nota a firma di Aps Piccolo Fiore Onlus e Aps Nuove Frontiere Onlus
Redazione
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