giovedì, Maggio 2, 2024

Coronavirus, in arrivo il “bonus baby sitter” per i lavorati impegnati in prima linea contro il Covid

“Per i lavoratori autonomi e i lavoratori impegnati in prima linea nel contrasto all’epidemia come le forze dell’ordine e i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, stiamo lavorando per reintrodurre la corresponsione di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o servizi educativi”. Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti al question time alla Camera. “Nel Dl Sostegno la prima misura riguarda la possibilità per i genitori lavoratori dipendenti di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente ai giorni di sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente minore di anni 16, nonché per la durata della quarantena disposta per lo stesso dal dipartimento di prevenzione della asl a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico o all’interno di strutture regolarmente frequentate per lezioni musicali e linguistiche oppure per attività sportive di base e attività motoria”, ha affermato la ministra per le Pari opportunità . “In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro agile, verrà riconosciuto ai genitori di figli minori di anni 14 il diritto a un periodo di congedo straordinario, con indennità pari al 50% della retribuzione, sempre per il periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza o per la quarantena del figlio. La stessa previsione si estenderà ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura”. “In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, si prevede il diritto per i genitori di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro – aggiunge – Sto lavorando perché gli eventuali periodi di congedo parentale fruiti dai genitori durante i periodi di necessità siano convertiti nel congedo straordinario e non computati né indennizzati a titolo di congedo parentale”.
Redazione
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